Il periodo attuale è particolarmente complicato, a maggior ragione se si parla di un acquisto di una casa. Questa, però, può avvenire anche tramite sta. Ma quali sono le spese da considerare? Andiamo a scoprirlo.
L’economia mondiale sta vivendo un momento davvero molto difficile. Un periodo che non mette in difficoltà solo le famiglie ma anche le aziende. La pressione economica è sempre più forte e anche fare la spesa è diventato, per molti, un serio problema. Problema che diventa più grande se si pensa ad un acquisto di un immobile.
L’acquisizione di una casa propria rientra negli obiettivi di molti. Il settore immobiliare, come ben sappiamo, non presenta solo la normale operazione tra due privati. Inoltre, questa intermediata dalle agenzie apposite. C’è anche un’altra strada, che può garantire un certo risparmio. Ci riferiamo all’asta che permette di avere un prezzo ridotto rispetto al normale. Si parla di una riduzione che può andare dal 20 al 50% Questo processo può essere ottimo soprattutto per chi ha una disponibilità immediata.
Il mondo delle aste non è sempre facile da inquadrare. Di certo, però, molti si chiedono cosa convenga fare: se andare in affitto o acquistare un immobile. Tale quesito dimostra chiaramente come molte persone siano in difficoltà. Una difficoltà che può essere, parzialmente, arginata con l’acquisto di una casa all’asta. Ma quali sono le spese da tenere in considerazione?
Acquisto casa all’asta, le spese da considerare: i dettagli
Quando si tratta di fare un acquisto all’asta, dobbiamo considerare che l’acquisto comporta una spesa immediata. Bisogna, quindi, avere la giusta liquidità in tempi rapidi. Per tale ragione, prima di legarsi a tale ambito dobbiamo conoscere quali spese dovremmo sostenere.
In prima battuta, si devono considerare le tasse da girare la Fisco. Si tratta di un’imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale. Senza dimenticare l’IVA. La misura di registro è inferiore se si parla di prima casa mentre sale al 9%, rispetto ai 2% della prima abitazione, in caso di seconda casa. Ci sono anche tutte le parcelle e gli oneri di riferimento. Bisogna considerare il compenso a chi gestisce il passaggio di proprietà. In aggiunta si parla di rimborso delle spese generali. Senza dimenticare il compenso del notaio se si fa un acquisto tramite mutuo.
Altro ambito da tenere in considerazione è quello del pagamento delle spese condominiali rimaste non erogate. Molto spesso capita che tali spese non siano state soddisfatte. Di norma, però, il nuovo proprietario dovrà pagare solo quelle dell’anno precedente e dell’anno in corso.
Il procedimento dell’asta
La partecipazione ad un’asta porta al deposito di un assegno circolare per cauzione. Di solito la cifra è il 10% del prezzo che viene messo nell’apposita busta. Ci sono scenari, però, che portano la percentuale a salire per le spese accessorie che sono enunciate nel comunicato di vendita. La cifra, in caso di fallimento dell’operazione, torna in dietro. Viceversa bisogna attendere i tempi di aggiudicazione.
Si può anche acquistare un prodotto all’asta tramite un mutuo ma solo per aste giudiziarie. In questo caso, la stipula deve essere accompagnata al decreto per il trasferimento dell’abitazione. Se la cifra non dovesse bastare, allora saremmo noi a doverla coprire.