Massima attenzione per quella che è stata definita la truffa dell’eredità del principe, molto spesso organizzata tramite lettera o mail
Successione a titolo universale nel patrimonio e in genere nei rapporti attivi e passivi di un defunto. Può essere questa una definizione molto chiara, concisa e precisa di eredità. Questa rappresenta senza alcun dubbio un aspetto molto importante dal punto di vista giuridico e ha una regolamentazione molto dettagliata e specifica. E ovviamente non potrebbe essere altrimenti.
Molto spesso però, seppur non vi è un legame vero e proprio, tutto questo può diventare argomento e oggetto di truffa. Il pensiero va a quella che è stata definita l’eredità del principe. Si tratta di un qualcosa che, nel corso degli anni, ha subito modifiche e variazioni, ma che purtroppo ha fatto tantissime vittime. Ma in che cosa consiste? Giusto spiegare il tutto, perché il rischio può davvero riguardare tutti, nessuno escluso.
Eredità del principe, tutto sulla truffa: a cosa fare attenzione
Mentre in rete i pericoli sono ormai tantissimi, quello di cui stiamo parlando può avvenire sia tramite lettera che con una mail. Nel primo caso, si va a indicare uno strumento molto diffuso fino a qualche anno fa, che metteva nel mirino in primis purtroppo gli anziani. Oggi però anche le peggiori intenzioni trovano spazio nella tecnologia e nella virtualità. Ed ecco che, oltre alla già citata mail, i truffatori possono trovare spazio e terreno fertile persino sui social network, come Facebook o Instagram. Ma come si sviluppa questo raggiro?
In realtà il tutto appare, in fin dei conti, molto semplice. Infatti il malcapitato viene attirato e allettato dalla possibilità di aver diritto a una fetta dell’eredità di un lontano parente. Un parente che però, quantomeno fino a quel momento, non è mai stato conosciuto e con cui non si ha mai avuto a che fare. Molto spesso si punta sul fatto che, per aver accesso alla propria quota di patrimonio, occorra aiutare il fantomatico principe a sbloccare il pagamento. Ovviamente inutile dire che il truffato che invierà i soldi perderà questi ultimi. Il rischio più grosso è che qualcuno, allettato da quella che appare una grandissima opportunità, possa aver addirittura fornito dati sensibili al truffatore, con quest’ultimo che potrebbe persino svuotargli il conto.
Ma come ci si può proteggere da tutto ciò? Innanzitutto non ci si deve sentire rassicurati perché nella comunicazione è presente il nome e il cognome. In più sempre meglio diffidare da email in cui ci sono link su cui cliccare o allegati da scaricare. Insomma, il meccanismo non è troppo complicato, ma di certo esistono delle soluzioni per proteggersi e non far scatenare e dare il là un inganno a dir poco perverso.