Tra famiglia e lavoro spesso è difficile per molte lavoratrici districarsi tra le due cose. L’esecutivo però ha previsto per diverse donne che lavorano ed hanno figli un esonero contributivo: ecco come funziona e a chi spetta.
Essere madri e nello stesso tempo portare avanti la propria attività professionale richiede spesso grandi sacrifici, oltre alle tante rinunce personali e lavorative. Proprio per questo motivo il governo ha deciso di tutelare queste figure senza mettere a rischio il loro posto di lavoro. Sono molte le misure che sono state introdotte in questo senso, tra congedo di maternità e permessi di lavoro.
L’obiettivo primario del legislatore italiano è proprio quello di mettere queste donne al meglio e a loro agio il più possibile per crescere i propri figli. Ma nello stesso tempo portare avanti il loro lavoro senza rischi. Una tutela ampia ed importante prevista nella Legge di Bilancio 2022 all’art.1, c. 137 prevede e che vuole l’esonero contributivo delle lavoratrici madri che sono dipendenti del settore privato.
Parliamo di una misura sperimentale che è in corso d’opera per tutto l’anno. In poche parole, le donne che hanno figli e che lavorano sono sollevate dal versare i contributi previdenziali. Si tratta di una novità importante per tante donne che possono chiedere tale beneficio. Andiamo a vedere tutti i dettagli e a chi spetta.
Esonero contributivo delle lavoratrici madri: tutti i dettagli
In questi anni ci sono stati numerosi passi avanti per quanto riguarda le misure a sostegno di genitori. Tra queste non dimentichiamo il congedo parentale da fare domanda all’Inps, un incentivo al quale in molti hanno beneficiato. Mentre adesso alcune donne che lavorano ed hanno i figli possono chiedere il concedo contributivo che verrà applicato per tutto il 2022.
In tal senso bisogna dire che l’agevolazione sarà fruita dalle lavoratrici dopo che rientrano sul posto di lavoro per un periodo di 12 mesi massimo. Non è rivolto a tutte questo sostegno. Possono accedervi tutte le lavoratrici madri dipendenti privati. Possono dipendere sia da imprenditore che non, compresi se prestano servizio nel settore agricolo.
Un esonero che quindi riguarda i rapporti di lavoro dipendente nel campo privato, sia se parliamo di prestazioni lavorative a tempo determinato che indeterminato. Ma anche il part-time, lavoro domestico o intermittente, così come l’apprendistato. La condizione necessaria però è quella di aver fruito del congedo di maternità obbligatorio. Questo perché l’esonero viene garantito alle donne che rientrano dal periodo di congedo.
L’esonero è previsto nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico delle madri lavoratrici. Come abbiamo già sottolineato, si tratta di una misura sperimentale e per questo motivo si applica solo per le lavoratrici che rientrano sul posto di lavoro entro il 31 dicembre 2022. La domanda all’INPS dovrà essere inoltrata dai datori di lavoro, anche se non saranno loro ad erogare.