Le monete e le banconote sono ancora oggi lo strumento di pagamento preferito per la maggior parte delle persone. Tra le 10 cose che non devi mai pagare in contanti, la numero 5 lascia a bocca aperta: ecco qual è e quali sono.
Il contante è ancora il re quando si tratta di pagare. Nonostante la maggior parte delle persone abbia un bancomat o carta di credito, ancora oggi supermercati, negozi, ristoranti o distributori di benzina ricevono pagamenti in contanti. Ma non tutti sanno che ci sono dieci cose che dovresti sempre pagare con la carta.
Nonostante le monete e le banconote siano ancora oggi le preferite dagli italiani, non c’è più quell’attaccamento di una volta ai contanti. La pandemia ha creato una serie di cambiamenti importanti all’interno del nostro stile di vita, rivoluzionando anche il rapporto con il denaro. Durante il lockdown molte persone sono state costrette a pagare a distanza per la spesa quotidiana.
Un evento che, come sottolinea in un video l’avvocato Angelo Greco, in solo un anno c’è stato un vero boom dell’uso di bancomat, carte di credito e bonifici. Si è passato dal 19% al 33% dei pagamenti con la tecnologia contactless. Tuttavia, i soldi cash sono ancora lo strumento preferito per pagare. Ma devi sapere che ci sono 10 cose che non devi mai pagare con i contanti.
Pagare in contanti: non farlo mai per queste 10 cose
Prima di iniziare a parlare e rivelare l’elenco delle cose da non pagare con i contanti è bene sottolineare che rifiutare i pagamenti digitali è reato. Quindi un commerciante deve avere il pos per consentire i pagamenti contactless ai propri clienti. Dal 1° luglio 2022 il governo ha previsto multe a chi rifiuta tali pagamenti che sono pari a 30 euro più il 4% della transazione rifiutata.
Pagamenti sopra i 1000 euro
Non si possono usare i contanti per i pagamenti che superano i 1000 euro dal 1 gennaio 2023. Per chi vieta la legge sull’antiriciclaggio è prevista una sanzione molto salata che va da 2.000 a 50.000 euro. Una regola che vale per qualsiasi scambio, tranne i prelievi e versamenti dal conto corrente.
Spese mediche
Pagare le spese mediche in contanti non è vietato dalla legge. Tuttavia è consigliato farli con i pagamenti elettronici per usufruire della detrazione del 19%. Pagare cash è possibile farlo in farmacia, comprare dispositivi medici, pagare visite mediche in strutture pubbliche e private convenzionate con il servizio nazionale. Negli altri casi si deve usare la carta.
Pagamento colf e badanti
In questo caso non c’è l’obbligo di pagare lo stipendio ai lavoratori domestici con bonifico bancario. Tuttavia, è sempre opportuno usare gli strumenti elettronici per lasciare una traccia del pagamento. Questo altrimenti potrebbe richiedere una quietanza in quanto non si avrà la prova del pagamento.
Lavori in casa
È importante sapere che per le ristrutturazioni sono previste dall’esecutivo delle detrazioni fiscali con il bonus ristrutturazioni. Per averle è importante non fare un bonifico normale, ma un ‘bonifico parlante’ con la causale specifica. Altrimenti decadono tutte le agevolazioni, anche se il pagamento rimane valido ugualmente.
Acquisto elettrodomestici e arredo casa
Questo punto è quello che stupisce di più perché anche in questo caso è possibile fruire della detrazione fiscale per l’acquisto elettrodomestici e arredo casa. Parliamo del bonus mobili dove rientrano letti, armadi, sedie, tavoli, divani, cassettiere, librerie, scrivanie, comodini, poltrone, materassi, credenze, lampadari ed elettrodomestici in classe energetica A +. In questo caso va bene un comune bonifico.
Pagamenti in detrazione fiscale
È sconsigliato l’uso del contante nei pagamenti per delle spese che possono essere in detrazione fiscale secondo la legge. Per questo motivo è sempre opportuno usare degli strumenti tracciabili e chiedere la ricevuta. Rientrano in questo ambito le spese degli animali domestici, asilo dei bambini o la palestra.
Prestiti
La legge non vieta di fare un prestito con il denaro liquido. Tuttavia, anche se bisogna farli ad un familiare è sempre meglio usare il bonifico e mettersi al sicuro provando che il versamento è stato fatto. Nella causale è consigliato mettere: “prestito fruttifero”. È una prova per tutelarsi in caso di contestazioni sulla restituzione del denaro.
Pagamenti dove è necessaria la prova d’acquisto
Quando è necessario avere una prova di un acquisto o di un pagamento è consigliato non usare i contanti. Parliamo di un oggetto elettronico che ha garanzia di due anni. Se si perde lo scontrino o la fattura non c’è alcuna prova del pagamento. Mentre se l’oggetto è stato comprato con strumenti elettronici si può vedere l’estratto conto.
Canoni di affitto
Quando dobbiamo pagare un affitto per un appartamento per una casa o un ufficio è sempre opportuno usare il pagamento digitale. Questi garantiscono una prova importante dell’adempimento anche dopo tanti anni ed assicurarsi il pagamento.
Condominio
Vale lo stesso discorso fatto con il canone di locazione, dove anche in questo caso è fondamentale assicurarsi di usare uno strumento di tracciabilità per risalire al pagamento anche dopo tanto tempo. È un modo anche per non conservare tutte quelle fatture e ricevute.