Conviene davvero disaccorpare luce e gas per risparmiare in un periodo complicato come questo? Giusto entrare nei dettagli.
I prezzi delle bollette di luce e gas sono senza alcun dubbio l’argomento più caldo di queste ultime settimane. Infatti gli aumenti potrebbero inevitabilmente essere un problema per molte famiglie italiane, già alle prese con una crisi economica e costrette a far quadrare i conti. Ed ecco che si susseguono consigli e strategie su come risparmiare.
Tra le tante cose di cui si sente parlare quando si tratta quest’argomento così delicato c’è anche quella di disaccorpare luce e gas. Ma la domanda che tutti si pongono non può che essere solo e soltanto una: ma è davvero così conveniente? Per provare a rispondere in modo chiaro e limpido occorre analizzare al meglio tutti gli aspetti. Giusto dunque entrare nel dettaglio e nello specifico di una questione che interessa davvero tutti. E non potrebbe essere altrimenti.
Disaccorpare luce e gas, ma è davvero così conveniente?
Mentre ci si preoccupa per quanto può accadere nelle scuole visto il caro bollette, per raccontare meglio il tutto occorre tornare all’inizio degli anni 2000 quando il prezzo dell’elettricità ha iniziato a legarsi a doppio filo a quello del gas. Una scelta che aveva come obiettivo quello di incentivare gli impianti sostenibili, ossia quelli solari ed eolici. Una strategia che ha tenuto botta fino a quando i prezzi non sono schizzati, anche a causa della guerra in Ucraina. Ma qual è la situazione in Italia? A complicare la situazione è il fatto che nel Belpaese sono proprio le centrali a gas a produrre circa metà dell’energia elettrica. Ed è stato ciò a garantire continuità, un qualcosa che non può esserci con le fonti rinnovabili. Dunque un’impennata da un lato porta a delle conseguenze immediate.
Allora che cosa sarebbe meglio fare? A definire l’accorpamento ormai superato è stato lo stesso Mario Draghi. Tale legame è stato creato in un’epoca energetica ben differente. Il cambiamento ormai è diventato realtà, anche a causa della pandemia. Ormai a caratterizzare la questione energetica è stata la svolta “green”, che è stata anche determinata dall’Unione Europea. Un qualcosa che tra l’altro ha portato a contrarre gli investimenti nel gas. Ed è anche per questo che, a cominciare dalla seconda metà del 2021, i prezzi del gas, e di conseguenza dell’elettricità, hanno fatto registrare un’impennata vera e propria. Insomma, non è solo la situazione internazionale che ha portato a questo caro bollette. E forse nemmeno il disaccorpamento può essere la soluzione.