Cosa succede al mercato immobiliare e come risente della longa manus del “Demone Inflazione”, ma anche del rischio recessione? Siamo sicuri che i prezzi siano destinati a calare seduta stante? Scopriamolo insieme.
Da una parte il nemico numero uno che si chiama inflazione che, comunque vada, mette in condizione la collettività di subire l’impatto negativo del mutato aumento dei prezzi e del costo della vita, rispetto a stipendi fermi al palo a un mercato del lavoro che tenta a fatica di rialzarsi.
Dall’altra parte ecco l’incubo recessione, quello che non ci fa dormire la notte, quello che Draghi, nonostante la crisi economica, tende a scongiurare, ma che comunque di fatto crea già un clima particolare che condiziona, da alcuni mesi, mercati come quello immobiliare, dove i prezzi potrebbero davvero cominciare ad abbassarsi, ma non nel modo così plateale come qualcuno immagina. Laddove pur vivendo una situazione graduale di calo delle cifre di vendita, il mercato del mattone deve fare i conti anche con l’aumento dei tassi di interesse e mutui sempre alle stelle.
In tutto questo senza dimenticare che le banche, nei momenti di crisi globale, con la più che naturale incertezza da parte di famiglie e imprese nel pagare con regolarità un finanziamento, tendono a stringere le maglie e a rendere più tortuoso il percorso per arrivare al traguardo dell’approvazione finale.
Recessione mercato immobiliare: cosa sta accadendo?
Una recessione del mercato immobiliare si verifica quando le vendite di case diminuiscono per sei mesi consecutivi, cosa che è cominciata ad avvenire ufficialmente nel luglio 2022: due forze principali stanno guidando la recessione del mercato immobiliare, ovvero l’aumento dei tassi di interesse e l’aumento dei costi di costruzione.
Quando la recessione immobiliare sarà finita, entreremo in un ciclo di recupero immobiliare. Questo è certo, secondo gli esperti, il momento migliore per acquistare immobili con un valore inferiore a quello di mercato, ma attenzione alle false speranze, lo abbiamo ribadito all’inizio, visto che questo calo dei prezzi non investirà nello stesso modo tutte le Regioni italiane e tutte le tipologie di case, così come non è scontato che sia per tutti un buon momento per vendere.
La situazione non è difficile da comprendere: se entro il 2024 il mercato immobiliare globale porterà i prezzi ad un calo del 4% circa, il freno a mano dell’inflazione e gli aumenti energetici attutiranno di molto l’effetto benefico del calo dei prezzi. Insomma tra mancanza di liquidità e spese folli da sostenere, faremo in tempo a goderci questo vantaggio?