Sono tanti gli investimenti possibili, uno che sta attirando l’attenzione generale riguarda il BTP Green 2035. In questo caso c’è stata una partecipazione di oltre 30 Paesi. Ecco i dettagli.
L’ambito degli investimenti è molto complesso. Gli investitori sono sempre alla ricerca di soluzioni che gli permetta un ritorno decisamente importante. Questo si è verificato tramite il BTP Green 2035. Dai dati diffusi dal ministero dell’Economia e delle Finanze si potrà vedere il collocamento di tale veicolo.
La partecipazione al BTP Green 2035 è stata decisamente importante. Si sono segnalati ben 290 investitori con una domanda che ha raggiunto i 40 miliardi. La metà del collocamento è stata firmata anche dagli investitori ESG: Environmental, Social and Governance. Vediamo insieme tutti i dettagli del collocamento.
BTP Green 2035, raggiunti i 40 miliardi di euro: i dettagli
L’emissione dei BTP Green aprile 2035 è avvenuta tramite modalità sindacata. La procedura è stata affidata a delle banche che hanno dato il via al collocamento del titolo. Un titolo che ha da subito scatenato gli investitori portandoli in questa direzione.
Il 44% è stato sottoscritto dai fund manager mentre le banche hanno segnato una percentuale del 30,7%. Per quanto riguarda gli investitori interessati al lungo periodo la percentuale è stata del 19,8%. In quest’ultimo caso, il 13,7% ha riguardato fonti pensione e assicurazioni mentre alle banche centrali e istituzioni di governo il 6,1%. Gli hedge fund sono stati il 4,8% mentre il resto ha riguardato le imprese non finanziarie.
Altro aspetto interessante è la divisione geografica di questo titolo. Come anticipato sono stati 30 i Paesi che hanno detto sì al BTP. I Paesi esteri hanno segnalato una percentuale del 68%. Troviamo il Regno Unito con un 24,3%; la Francia con un 10,6%; Germania, Austria e Svizzera con un 9,9%; la penisola iberica 8,4%; paesi del nord Europa con un 6,8%; altri paesi hanno segnato il 4,8%; gli Stati uniti solo lo 0,6%. Per quanto riguarda gli investitori domestici hanno segnato una percentuale del 32%.
La scelta di entrare in questo ambito da parte dell’Italia risale all’inizio del 2021. L’obiettivo era quello di dare allo Stato una spinta per raggiungere, entro il 2050, l’equilibrio climatico. Inoltre, si volevano raggiungere gli obiettivi prefissati dall’European Green Deal.
Questi obiettivi dovevano esser raggiunti tramite il rispetto delle indicazioni europee. Questo perché la transizione ecologica richiede il cambiamento delle infrastrutture e trasporto. Cosa che porterebbe una collaborazione tra il pubblico e il privato supportata, in alcuni casi, dagli investimenti esterni.
Proprio per questo motivo, il successo per il BTP Green è stato molto importante. Tale titolo è stato visto come un tassello interessante per la finanza sostenibile. In questo mercato, l’Italia è certamente in primo piano con operazioni che hanno colpito in maniera profonda l’interesse pubblico.