L’universo delle applicazioni è sempre più vasto. Ci sono tanti contenuti che, però, potrebbero rappresentare un rischio per la privacy. Andiamo a vedere insieme le app che possono metterti in pericolo il nostro smartphone.
Lo smartphone è uno dei dispositivi maggiormente usato, praticamente indispensabile. All’interno, tra le tante cose, è possibile avere delle applicazioni. Il numero dipende da cosa ci serve e da come usiamo il dispositivo. In alcuni casi, però, le app possono rappresentate un problema per la privacy.
Quando ci si confronta con dispositivi tecnologici bisogna sempre considerare la privacy. Spesso tendiamo a dimenticarlo ma in rete il rischio è sempre dietro l’angolo. Ragion per cui dobbiamo stare attenti a preservare i nostri dati sensibili prima di risvolti decisamente seri e negativi. Non si parla solo di furto di identità ma anche di hackeraggio dei dati bancari.
Ci sono tantissimi modi che adottano i cybercriminali. In questo periodo sta spopolando truffe online in relazione al mondo del lavoro. Da come possiamo vedere, il pericolo c’è praticamente sempre. Anche quando si parla di app che sono presenti sul nostro smartphone. Vediamo, quindi, le applicazioni a cui stare attenti.
Le app che spiano il tuo smartphone: ecco la lita
Il proprio smartphone può essere sia uno strumento di lavoro che di svago. Quello che è certo è che all’interno possiamo inserire davvero di tutto. Proprio per questo sono dispositivi particolarmente attenzionati dai criminali. Sia che si usi Apple sia che si usi Android, la possibilità di installare malware o spyware è elevata. Tali virus portano poi a monitorare in maniera segreta tutte le varie attività.
Le applicazioni a cui stare attenti sono quelle che si legano a chiamate, messaggi, e-mail, posizione e cronologia. Sono app con cui ci si interfaccia ogni giorno. Parliamo dei social come Instagram, Facebook, Tik-Tok e altri ancora.
Capire, però, che qualcuno ci sta spiando non è semplicissimo. Ci sono alcune tracce, però, possibili da individuare se si presta attenzione. In prima battuta dobbiamo veder se ci sono documenti o file sospetti oppure comportamenti strani del nostro dispositivo. La possibilità è di trovare delle app completamente sconosciute. Capita che il rooting Android o il jailbreak di iOS sia stato attivato. Attenzione anche alla durata della batteria che cala velocemente se c’è qualche intromissione. Infine, occhio al surriscaldamento del dispositivo. Questo è il segnale che qualcosa sta lavorando in background.
Anche in questo caso possiamo difenderci con degli strumenti adeguati. Secondo quanto riportato da Salvatore Aranzulla la soluzione risiede in un app antifurto oppure di controllo parentale. La più comune è Cerberus che controlla tutto il dispositivo ed elimina le applicazioni dannose. Ma ci sono anche mSpy e iKeyMonitor per chi utilizza iOS. C’è anche il programma Cydia che può aiutare a difendere la propria identità.