Il tema della pensione è sempre molto attuale. Ci sono alcuni requisiti che permettono di arrivare ad una certa soglia di età. Ma ci sono alcuni modi per permettere un anticipo. Quali sono?
L’economia italiana sta vivendo un momento molto duro. Un periodo in cui si stanno mettendo a repentaglio varie situazioni. Aspetti che portano la politica a ragionare e a discutere. Un tema sicuramente importante in tal senso riguarda le pensioni. Un argomento intenso ma anche molto delicato.
Le leggi in tema pensionistico possono sempre cambiare. Per questo motivo, i lavoratori stanno sempre sull’attenti. Al di là delle regole, ci sono diversi modi per andare in pensione. Non è detto che bisogna rispettare il criterio comune ma ci può essere una soluzione anticipata. In questo ambito, varie sono le opzioni.
Di recente, sempre rimanendo in argomento, è arrivato uno stop dell’INPS sulla pensione e assegno sociale. Un fermo che ha preoccupato molti contribuenti. In questo caso, la preoccupazione riguarda la possibilità di uscire anticipatamente dal sistema lavorativo. Anche se è un campo poco praticato, ci sono delle strade che non tutti conoscono. Ragion per cui si possono perdere delle serie occasioni. Vediamo insieme quali sono.
Come andare in pensione in anticipo? Ecco tutti i modi
Spesso per andare in pensione sono richiesti 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne. La richiesta dei contributi, quindi, è davvero molto alta. Sono, invece, 38 gli anni di contributi per toccare Quota 100 e Quota 102. Per andare in pensione anticipata, però, ci sono delle opzioni poco indagate ma che potrebbero essere molto utili.
Uno modo che permette la pensione 5 anni prima riguarda i fondi di solidarietà bilaterali. Tale veicolo è utile per tutti gli ambienti che non possono fare uso della cassa integrazione. Tali fondi permettono un reddito ogni mese per i lavoratori che hanno i criteri che gli permettono di entrare in pensione entro 5 anni. Quale tipo di pensione sia non ha importanza. I fondi si legano sia a quella ordinaria sia a quella anticipata.
Un’altra strada ci conduce ad un pensionamento di ben 7 anni prima. Parliamo dell’isopensione. Come specificato dal messaggio INPS numero 2216 del 27 maggio 2022, tale mezzo è possibile solo tramite accordo sindacale da parte delle aziende. Le stesse che, dopo l’accordo, avranno più agevolazioni in tema di esuberi.
Questi due scenari si collegano, però, a delle specifiche molto particolari e che non sempre avvengono. Una misura che riguarda tutti è chiamata RITA. Questa permette di andare in pensione 10 anni prima. I disoccupati possono andare in pensione a 57 anni mentre chi lavora a 62 anni. In entrambe le situazioni basta aver maturato minimo 20 anni di contributi. Requisito fondamentale in questo caso è il versamento di 5 anni al fondo di previdenza integrativa. Ragion per cui il richiedente deve avere in mano un fondo complementare.