Una tegola per i lavoratori autonomi che potrebbero vedere il bonus 200 euro slittare. Ci sono ancora grandi dubbi in merito al sostegno: ecco quello che c’è da sapere in merito.
Tante sono state le misure che hanno catalizzato l’attenzione degli italiani in questi mesi del 2022. Mentre si parla delle difficoltà economiche dei prossimi mesi, per gli autonomi ci potranno essere dei problemi per quanto riguarda l’incentivo più atteso e discusso. Le partite Iva potranno vedere uno slittamento della domanda.
Il governo italiano ha lanciato diversi incentivi per dare un sostegno economico a lavoratori, famiglie ed imprese in questo difficile contesto storico. Uno di questi è il bonus 200 euro, si tratta di un contributo una tantum per contrastare l’inflazione ed è stato emesso dall’esecutivo da maggio per coloro che hanno un reddito fino a 35 mila euro ISEE. Un sostegno che però è ancora fermo per gli autonomi.
Il bonus 200 euro è un diritto per diversi lavoratori che possono fare domanda entro la fine del mese per averlo, come i dipendenti. Ma le partite Iva stanno avendo dei blocchi, tanto che non hanno potuto fare domanda e per questo rischia uno slittamento. Ciò potrebbe provocare dei problemi anche con il bonus 150 euro emesso dal decreto Aiuti Ter.
In questi mesi abbiamo parlato spesso dell’incentivo e di come il bonus 200 euro sia dedicato anche per i collaboratori sportivi. Problemi però stanno emergendo per i lavoratori autonomi. Secondo quanto si legge sul portale Money.it, è emersa l’ipotesi di far partire le domande dal prossimo 26 settembre alle ore 12 per coloro che sono associati alla Gestione separata dell’Inps e agli Enti pensionistici privati.
Come per gli altri, il requisito importante è non superare i 35 mila euro di reddito annuali. Questo potrebbe dire che il pagamento potrebbe slittare a novembre 2022, visti i tempi delle Casse previdenziali, ritardando sulla tabella di marcia iniziale. Un ulteriore problema potrebbe risiedere nell’entrata in vigore del decreto che ha introdotto il bonus 150 euro.
È possibile che le Casse di previdenza potrebbero permettere di fare domanda insieme dei due bonus, così da erogare il reddito previsto insieme. Per il momento però si parla solo di una possibile indiscrezione, ma niente di ufficiale. Si dovrà aspettare la pubblicazione del decreto attuativo, dove verrà specificata la procedura per inviare le domande. Quello che è sicuro è che la platea dei lavoratori è molto ampia.
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