Tra i tanti aiuti forniti dallo stato c’è da segnalare il bonus affitto. Una misura per aiutare le tante famiglie messe in difficoltà dall’attuale periodo storico. Vediamo come funziona e i requisiti.
Le condizioni economiche generale non sono delle più semplici. Sia imprese che famiglie stanno avendo non poche difficoltà. Difficoltà che, secondo gli esperti, continueranno nei prossimi mesi. Lo scenario attuale ha portato l’esecutivo e le Regioni ad agire con misure in sostegno delle famiglie. Uno degli incentivi che più si è segnalato positivamente è il bonus affitto.
Le famiglie stanno subendo una pressione molto forte dal punto di vista economico. I tanti aumenti hanno portato ad una situazione di seria difficoltà. Problemi che hanno toccato tutti gli ambiti possibili fino ad arrivare agli affitti. Scenario reso ancora più complesso dagli stipendi sempre più bassi. Insomma, un contesto davvero molto ostico.
Non solo lo Stato può scendere in campo fornendo aiuti seri e importanti ma anche le Regioni. Il bonus affitto, infatti, fa parte di quelle misure che sono partite dall’amministrazioni regionali. Al momento, solo alcune regioni hanno aderito. Vediamo come funziona tale misura e come fare per richiederlo.
Bonus affitto, come funziona? Requisiti e come fare domanda
L’incentivo sugli affitti è sicuramente molto importante. Al momento, però, questo riguarda solo alcune Regioni. Queste sono: Emilia-Romagna, Lazio, Puglia e Lombardia. Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, la Regione mette in campo un assegno di 3 mesi che può raggiungere i 1.500 euro. La Lombardia, invece, ha stanziato fondi per una cifra di 34 milioni di euro. Per la Regione, si è prorogato anche la possibilità di fare domanda. Questa è possibile fino al 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda il Lazio, i fondi messi a disposizione sono 28 milioni. L’assessore alle Politiche abitative ha svelato che solo a Roma ci sono circa 30.000 persone che non riescono a pagare il canone mensile sulla casa. Infine, in Puglia si sono stanziati 6,9 milioni di euro. L’amministrazione locale ha sottolineato di come tale aiuto sia vitale per tante famiglie. Messe sempre più in difficoltà dagli aumenti.
Prima di presentare la documentazione bisogna vedere se c’è il rispetto dei requisiti. Sempre presente l’indicatore ISEE che non deve superare i 35.000 euro. Insieme a questo si dovrà presentare un’autocertificazione che dimostri la perdita, dovuta alla pandemia, del reddito IRPEF. Questa perdita non deve andare oltre il 25% anche se, in questo caso, meglio informarsi sulla misura giusta tramite il bando della propria regione.
Per chi è percettore del Reddito di Cittadinanza, tale misura non sarà disponibile. Il motivo è semplice ed è quello che vieta la possibilità di cumulare l’incentivo con il reddito. Per questo motivo, le Regioni saranno chiamate a fornire la lista dei beneficiari dell’INPS.