Quanto tempo bisognerebbe studiare per ottenere la massima performance a scuola o all’università? Alcuni studi rivelano la tempistica ideale per dare il massimo con meno sforzo.
Non tutti siamo uguali quando si parla di studio o, più in generale, di apprendimento. C’è chi passa ore e ore sui libri riuscendo a rendere poco, c’è a chi basta poco tempo: c’è una formula che va bene per tutti?
Su quanto tempo bisognerebbe studiare ci sono articoli e studi vari e tutti convergono, almeno, su un punto: esagerare è controproducente. Per dirla alla Leopardi lo “studio matto e disperatissimo” sarebbe dannoso non solo per la salute, ma anche per la riuscita di un compito o un esame.
Affannarsi di studio la sera prima di una prova non è la soluzione giusta per prendere un buon voto. Anche la mancanza di sonno è scientificamente provato che può portare alla perdita di alcune informazioni fondamentali. Per l’apprendimento e, in particolare, l’acquisizione di nuove informazioni la nostra memoria ha bisogno del sonno per “fissarle” durante il tempo speso a dormire. Quante ore, quindi, è consigliabile studiare al giorno?
Quante ore si deve studiare? Le pause sono importantissime
Come spesso accade la risposta è nella “via di mezzo”: una o due ore al giorno di studio possono essere relativamente poche, soprattutto per uno studente universitario. Il tempo ideale da passare sui libri è di 5-6 ore al giorno. L’importante è, però, scaglionare bene questo tempo.
Secondo la dottoressa Anna Ogliari, professoressa di Psicologia presso l’Università San Raffele di Milano la concentrazione si perde, in media, dopo 45 minuti. Questo significa che bisognerebbe fare una pausa di 10-15 minuti per ogni ora di studio continuativo per avere una massima resa.
Un altro studio del Politecnico di Milano ha aggiunto anche altri consigli in merito allo studio. Ci sono delle abitudini, infatti, che potrebbero ostacolare la buona riuscita del rendimento scolastico o universitario. Tra questi troviamo:
- Non pianificare e programmare prima quanto e cosa studiare in una data giornata
- Studiare in presenza di fonti di distrazioni (televisione accesa, telefono, compagnia…)
- Non differenziare il materiale più importante
- Insistere a studiare anche quando si è palesemente troppo stanchi o distratti
- Non applicare strategie per aiutare la memoria
- Ritenere inutile quello che si sta studiando
- Ripetere ossessivamente un argomento quando si è già preparati
- Ossessionarsi sul perdere meno tempo possibile
Questi sono alcuni consigli che si possono seguire in merito a quanto studiare. Ovviamente per chi, oltre allo studio, mantiene anche l’impegno del lavoro il caso diventa più complicato. Anche sulla concentrazione ci sarebbe molto da dire, soprattutto perché ad oggi spesso gli smartphone tendono a catturare troppo la nostra attenzione. Per rimediare a questo, però, ci sono diverse app che si possono provare.