In arrivo un nuovo aiuto per molte famiglie. Un bonus bebè di 600 euro. Questo è possibile solo per una determinata regione. Vediamo insieme chi sono i beneficiari e di cosa parla la misura.
Molte famiglie italiane possono essere più in difficoltà con l’arrivo di un figlio. Per loro, però, è nato un nuovo bonus bebè che promette un assegno mensile di 600 euro. Tale misura nasce con un preciso motivo: quello di combattere lo spopolamento dei piccoli Comuni. Insomma, non solo aiuto per le famiglie ma anche per la comunità.
Gli ultimi dati Istat hanno segnalato lo spopolamento in una certa zona d’Italia. Dati allarmanti che se legati a quelli demografici, fanno aumentare ancora di più la preoccupazione. Quindi, a scendere in campo non è solo lo Stato con i suoi incentivi ma anche gli enti che sono sul territorio.
La situazione per quanto riguarda la Sardegna è davvero al limite. Proprio per questa ragione, si è voluti mettere in atto il bonus bebè. Un incentivo serio e di aiuto sia per le famiglie che per i paese. Vediamo insieme i dettagli di questo bonus e come fare domanda.
Bonus bebè per chi nasce in Sardegna: tutti i dettagli della misura
Questo nuovo incentivo è nato dopo che la giunta Solina ha proceduto all’autorizzazione. La proposta è stata fatta dall’assessore regionale a Sanità e Assistenza sociale Mario Nieddu. E, come detto, misura nata anche per lottare contro lo spopolamento di alcuni comuni. Varie zone segnalano meno di 3.000 abitanti.
Per ricevere il bonus bebè bisogna soddisfare alcuni requisiti. Questo è previsto per le famiglie residenti oppure che cambiano la propria residenza in uno dei 275 Comuni della Sardegna. Comuni che devono avere meno di 3.000 abitanti. Incentivo, inoltre, possibile anche da famiglie composte solo da un genitore.
La misura di 600 euro al mese permetterebbe, come precedentemente annunciato, di essere erogato anche per un solo genitore. Inoltre, questo è possibile per il primo figlio nato, per un’adozione o per averlo dato in affido in fase di preadozione durante quest’anno. La misura non si lega solo alla figura del primo figlio. Sono messi a disposizione altri 400 euro per ogni figlio che arriva. Il tutto si lega anche al fattore età. Il bonus, infatti, sarà disponibile fino al quinto anno.
L’assessore Mario Nieddu, come riportato da Money.it, ha spiegato di come abbiano lavorato alla misura nei minimi dettagli. Si è valutato ogni aspetto possibile per dare l’erogazione a quanto più persone possibili. Saranno, quindi, i Comuni da mettere in luce gli avvisi su come procedere alla domanda. Per chi fosse interessato, dunque, dovrà fare attenzione al sito del Comune e al relativo bando. Nel documento ci saranno tutte le informazioni del caso, da che iter seguire fino alla documentazione da presentare.