La situazione geopolitica non è affatto semplice. Dalla situazione del gas fino ad arrivare alla siccità, gli elementi allarmano. Molti, a tal proposito, parlano di una possibile recessione. La situazione.
Il momento storico mondiale non è affatto facile. Ci sono delle super potenze che, però, si stanno mostrando in netta difficoltà. Tanti piccoli elementi che ha portato ad annunciare una possibile recessione. Scenario davvero allarmante pensando agli ultimi due anni e alle tantissime difficoltà.
Uno dei primi campanelli di allarme in questo senso arriva dalla Cina, esattamente da Pechino. La città cinese, infatti, ha segnato dei numeri davvero negativi sul profilo dell’economia. Altri dati segnalano una mancanza che va in direzione di vendita al dettaglio, mondo del lavoro e industria. Tutti aspetti che stanno subendo dei durissimi colpi.
Le vicende segnalate stanno portando una pressione economica sempre più soffocante. L’inflazione è un problema mondiale, in cui ci sono dei Paesi in serissima difficoltà. Detta della situazione Cinese, anche in Germania ci sono problemi che si stanno segnalando per quanto riguarda i prezzi all’ingrosso. Ma ci sono anche altri elementi da valutare. Andiamo a vedere la situazione nel dettaglio.
I dati non mentono, la situazione è critica: possibile recessione in vista?
In queste settimane, i mercati internazionali hanno visto un leggero ma positivo rialzo. Diverso il discorso per quanto riguarda un arco temporale più esteso. In questo caso, alcune materie stanno facendo pensare ad un peggioramento futuro. Il primo dato allarmante è l’aumento sempre più alto del prezzo del gas. A dare conferma di questo timore è la stessa Gazprom che ha messo in guardia l’Europa in vista dei prossimi mesi.
La nota della società russa è arrivata dopo un periodo formato da mancati rifornimenti e alcune interruzioni. La situazione del gas è solo, però, un tassello di uno scenario che allarma sempre di più. L’aumento del prezzo è sotto gli occhi di tutti e il rialzo è causato da vari fattori. Aspetti che, almeno per il momento, sono al di fuori della volontà dei consumatori.
Un esempio che rende chiaro tale discorso è la siccità in Germania che ha reso ostica la navigazione, da parte delle navi che hanno il carbone, nei fiumi. Questa materia, il carbone, era utilizzato per sostituire il gas. E, in attesa che qualcosa cambi, si continua ad usare il gas. Discorso simile per le alte temperature e la siccità. Tali problemi hanno portato ad un aumento del consumo dei condizionatori. Questi hanno, inevitabilmente, inciso sulle bollette della luce. Dunque, il panorama mondiale è sempre più instabile. Serviranno misure immediate da parte dell’Europa per evitare scenari ancora più pericolosi.