Per coloro che hanno in casa un malato del morbo di Alzheimer potranno fare richiesta di un beneficio economico in arrivo nei prossimi mesi: ecco di che cosa si tratta.
Il morbo di Alzheimer è un tipo di demenza che colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento di tante persone, soprattutto gli anziani. Si tratta di una malattia progressiva, in cui i sintomi della demenza peggiorano gradualmente nel corso degli anni. I sintomi in seguito diventano abbastanza gravi tanto che interferiscono in maniera inevitabile con le attività quotidiane.
Un processo degenerativo che nelle sue fasi iniziali vede una perdita di memoria lieve. Ma più passano gli anni e più l’Alzheimer fa il suo decorso, fino ad arrivare ad una fase avanzata, dove gli individui perdono la capacità di portare avanti una conversazione e rispondere agli stimoli del loro ambiente. Proprio per questo motivo ci sono una serie di incentivi e sostegni che i familiari possono richiedere.
Tra i benefici più noti c’è l’assegno mensile di circa 525 euro che permette alla persona malata di usufruire dell’accompagnamento. Un sostegno che viene erogato dall’INPS e rivolto a quelle persone che non hanno possibilità di deambulare da sole, ma hanno bisogno di un aiuto quotidiano. Ma da novembre è possibile richiedere anche l’APE Sociale, un’indennità che spetta a determinate categorie.
APE Sociale ai malati di Alzheimer: ecco come funziona
Il morbo di Alzheimer è una delle malattia che spaventano di più, proprio per questo motivo è stata lanciata un’app per una diagnosi precoce. Per fortuna, però, i familiari possono avere na serie di benefici. Tra questi anche l’APE Sociale, ovvero il cosiddetto anticipo pensionistico che è in arrivo da novembre 2022.
È una misura sperimentale che ha visto una proroga fino al 31 dicembre 2022. E che spetta in genere ai lavoratori che sono iscritti all’ Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle sue forme sostitutive o esclusive. Ma anche a coloro che sono iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata.
Tra i beneficiari ci sono anche i lavoratori che hanno alle spalle 30 anni di contributi e che assistono un familiare al quale gli è stata diagnosticata la patologia. Può essere il coniuge, un parente o un convivente. In merito all’indennità, questa è pari alla somma dell’importa della rata mensile di pensione o pari a 1500 euro.
Tutto quello che devono fare i familiari di chi ha il morbo di Alzheimer è fare e presentare la domanda di riconoscimento e d’accesso all’incentivo entro il 30 novembre 2022. È importante seguire passo passo le istruzioni dell’INPS che mette sul piatto diversi benefici per coloro che hanno malattie croniche.