Il settore del gas si tinge di un interessante accordo stipulato da una regione italiana. Questo prevede la fornitura per ben 10 anni. Vediamo tutti i dettagli.
Quando si parla del tema del gas lo si fa tenendo ben a mente gli altissimi prezzi che si stanno susseguendo. Una situazione sempre più instabile e che non pare vedere la fine. Una regione italiana, però, a seguito di un accordo con Eni ha raggiunto per 10 anni la fornitura gratuita di tale elemento.
Se all’apparenza pare un risvolto positivo, tale accordo che coinvolge la Basilicata è stato molto criticato. Le critiche sono arrivare soprattutto dagli ambientalisti. Questo perché, l’accordo è dovuto al fatto di accettare il proseguimento delle trivellazioni nella Val D’Angri. Cosa che, sostengono gli ambientalisti, non farebbe male solo alla terra ma anche alla salute dei cittadini.
Dall’altra parte, il presidente della Regione Vito Bardi ha sottolineato la bontà dell’accordo. Soprattutto perché, sostiene il presidente, non ci saranno nuove trivellazioni ma il lavoro si concentrerà solo nell’area già interessata. Zona che si lega ad accordi passati. Tale accordo, quindi, si collegherà solo ai cittadini e non alle imprese. Andiamo, quindi, a vedere tutti i dettagli.
Gas gratis in Basilicata per 10 anni: i criteri dell’accordo
L’accordo fatto da Eni e dalla Regione Basilicata permetterà di non pagare il gas per 10 anni. Dalla fattura, in base all’accordo, sparirà la voce “molecola gas“. Questa voce sarà l’unica a sparire perché le altre resteranno tutte.
Continueranno ad esser pagate, quindi, gli oneri di sistema, accisa, addizionale regionale, Iva e costi fissi. Le stime fornite della Regione parlano di un risparmio per i cittadini che supera il 50%. Come detto, tale accordo ha fatto e non poco storcere il naso.
A tal proposito, molti si chiedono quali saranno le conseguenze di questo accordo. Infatti, Eni potrà continuare a lavorare su aree ben precise fino al 26 ottobre 2029. Dall’altra parte, però, in 10 anni ci potrebbe essere un risparmio di 1,3 miliardi di euro.
Per il presidente di Regione, questo accordo permetterà anche di popolare la Basilicata. Nonostante queste parole, la posizione di Legambiente è stata molto dura. L’associazione parla di transizione ecologica stoppata da questo accordo. Non solo Legambiente ma anche gli attivisti si sono mossi contro questa decisione.
Gli ambientalisti, come riportato da Money, hanno sottolineato di come anche in questi anni i lavori hanno inciso sulla salute dei presenti. L’accordo di 10 anni, sostengono, porterà degli effetti pesanti. La decisione, vedendo anche il momento storico, è ormai presa. La Basilicata permetterà altri 10 anni di lavori. Su salute e ambiente si continuerà ancora a discutere. La cosa importante è come saranno reinvestiti i ricavi extra. Questi saranno importante sia per la sicurezza sanitaria sia per il risanamento dell’ambiente.