I prossimi mesi si preannunciano estremamente duri per molti italiani, l’Agenzia delle Entrate si prepara a una morsa che andrà ad intaccare direttamente i Conti Correnti con cartelle esattoriali e pignoramenti.
Quando sembrava dover arrivare l’agognata tregua, ecco che il conflitto russo-ucraino, da gennaio 2022, ha indebolito irrimediabilmente le nostre residue speranze di risalita.
I rincari energetici, improvvisi e virulenti, l’hanno fatta da padrone. L’inflazione ha aumentato a dismisura il costo della vita, mentre dall’altra parte gli stipendi sono rimasti tristemente ancorati al palo. In tutto questo marasma, con gli italiani travolti da una vera e propria tempesta perfetta, nel bel mezzo del ciclone, mentre si tentava di arrivare alla riva, la crisi politica ha fatto crollare il Governo.
Senza la stabilità politica indispensabile per condurre la nave in un porto tranquillo, con le dimissioni del Premier Draghi, le riforme sono rimaste a metà, lasciando i cittadini con la bocca asciutta, immersi tra mille bonus “salvagente” che hanno solo fatto da palliativo. Le ultime notizie, in arrivo dall’Agenzia delle Entrate, non confortano affatto famiglie e imprese, già in un profondo stato ansiogeno, dal momento che arrivare a fine mese rappresenta un obiettivo davvero arduo.
Cosa sta succedendo? Quale sarebbe l’incubo peggiore che potrebbe materializzarsi, per un giovane padre o un piccolo imprenditore, nel pieno di questa tempesta perfetta?
Conti pignorati? Ecco cosa accadrà nei prossimi mesi
L’onda anomala è caratterizzata dalla decisione del Fisco, sembra irreversibile, di non concedere ulteriori tregue a chi, nel 2021, entro ottobre, non ha sanato la situazione delle proprie cartelle esattoriali. Il Ministero delle Finanze, che agisce sempre di concerto con l’Agenzia delle Entrate, potrebbe arrivare addirittura a pignorare, dal giorno 29 agosto, i conti correnti di molti italiani.
Un conto pignorato è anche e soprattutto un conto bloccato: in particolare se il proprio bilancio è inferiore alla cifra che la legge ha imposto, attraverso la tua banca di prelevare, potrebbe accadere il peggio del peggio. Questo significa che un eventuale stipendio sarebbe sequestrato oppure che ci verrebbe impedito di prelevare denaro finché non siamo stati in grado di corrispondere la cifra dovuta al Fisco.
Ciò accade quando il cittadino non è stato in grado di mantenere fede alle date di scadenza di una rateizzazione, oppure ha ignorato cartelle esattoriali rimaste incompiute. E quando si è in difficoltà economica, verrebbe anche difficile opporre resistenza, intavolando una causa legale con l’ente che gestisce le imposte.
La classe politica, nel pieno della crisi, con le elezioni alle porte, difficilmente farebbe in tempo ad intervenire prima che accada il peggio per molti italiani. Non disporre del proprio denaro sul proprio conto corrente è quanto di peggio possa accadere ad una famiglia.
Svegliarsi e trovare il proprio conto pignorato potrebbe essere davvero un brutto colpo, che molti italiani forse non si meritano.