Tra i tanti incentivi messi in atto dal governo c’è anche il bonus affitto docenti. Un’agevolazione che arriva fino a 2.500 euro e permette ai professori il trasferimento. Vediamo come funziona e a chi si riferisce.
Il governo sta mettendo in atto anche delle disposizioni per l’anno prossimo. Il disegno di legge legato alla manovra finanziaria 2022 ha messo in luce il bonus affitto per i docenti. Un bonus che aiuta non solo i docenti ma anche una certa zona italiana.
Le misure in supporto di tantissime categorie di lavoratori stanno arrivando. Dal 2023 ci sarà questo bonus che altro non è un credito d’imposta fino a 2.500 euro. L’agevolazione è legata ai docenti che si trasferiscono nei comuni montani. Quindi bonus che vuole dare valore anche a queste zone.
In queste ultime settimane, anche i docenti hanno ricevuto vari bonus. Come, ad esempio, il bonus 200 euro per gli insegnanti. La novità da parte del Miur è stata decisamente apprezzata. Questo bonus, invece, viaggia in direzione di chi si trasferisce in montagna. Vediamo insieme tutti i dettagli di questa agevolazione.
Bonus affitto docenti, come funziona? Ecco i dettagli
Il comma 5 dell’articolo del ddl Montagna parla di credito d’imposta sia pari al minor importo tra il 60% dell’affitto annuale e la cifra di 2.500 euro. Il rimborso, quindi, viene dato in base al contratto d’affitto che è stato sottoscritto per finalità di servizio. La copertura è destinata per gli affitti del 2023 e per le rate del mutuo nel caso di acquisto dell’immobile in montagna.
I beneficiari di questa agevolazione sono i docenti a tempo determinato che accettano tale trasferimento. Quindi, decidono di abbandonare la propria casa per insegnare in un comune di montagna. Ci sono tre requisiti da segnalare: il primo è il contratto che deve essere a tempo determinato; il secondo è dire sì al trasferimento di cattedra; l’ultimo è spostare la residenza nel Comune dove si ha la cattedra.
Questa agevolazione non è cumulabile con le detrazioni che sono previste per gli interessi passivi del mutuo aperto. E non è neanche cumulabile con gli incentivi della prima casa o altri bonus affitti. Per sapere qualche informazione in più il consiglio è quello di consultare il Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell’Istruzione.
I fondi stanziati per tale bonus sono di 10 milioni di euro. In attesa della sua entrata in vigore, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha proposto al Ministero dell’Istruzione di intervenire per gli aumenti dell’energia. Sottolineando che i professori chiedono da anni il ricongiungimento. Questi sono bloccati nella sede di riferimento dalla legge 107/2015.
L’idea del CNDDU è quella di un bonus momentaneo di circa 400 euro al mese. Questo potrebbe servire o al rimborso dell’affitto oppure dalle spese di viaggio per ritornare dalla propria famiglia. Incentivo che andrebbe ad essere erogato nel periodo precedente al cambio.