Con il prossimo rientro a scuola, sono varie le idee sul tavolo dell’esecutivo. Una porta alla settimana corta e alla DAD per risparmiare sull’energia. Ma come stanno davvero le cose?
Il problema dell’energia si fa sempre più presente. Questa volta, va a legarsi con un ambiente che tra poco vedrà la sua ripartenza: quello della scuola. Ci sono varie proposte sul tema del governo italiano e una di questa vedrebbe il ritorno alla DAD e alla settimana corta.
Come ben sappiamo, l’inverno che si prospetta non dovrebbe essere dei più facili. Tra la questione gas e aumento dei prezzi dell’energia, lo scenario è davvero complesso. A questo proposito, la provincia di Verona ha proposto di modificare quest’anno le abitudini degli studenti. Per la provincia si avrebbe un risparmio del 4% solo sul trasporto pubblico.
Le idee sul risparmio energetico sono davvero tante. Per gli aumenti delle bollette luce e gas si pensa anche ad un piano sui termosifoni. A dimostrazione di come il tema scuola sia sempre presente e sempre più centrale. La politica, quindi, viaggia in direzione del risparmio. Ma cosa c’è di vero sulla proposta fatta dalla provincia di Verona?
Scuola, settimana corta e DAD? La verità
La proposta, così come tante altre, è sul tavole ma a quanto pare non riscuote tanto successo. Al momento, infatti, questa ipotesi per il risparmio energetico non è stata accolta con favore. Così come il fare lezione in DAD al sabato mattino oppure dividere le ore del sabato nel resto della settimana.
La proposta, però, non piace anche alle famiglie. Ragion per cui anche le altre Regioni stanno cercando di non applicare tale proposta. Il presidente Anp, Antonello Gianelli, si è detto disposto a modificare gli orari ma non si deve in alcun modo incidere sul diritto allo studio. Quindi, l’azione deve essere fatta in maniera compatta.
Lo stesso discorso vale anche per le strutture sanitarie. Entrambe non devono essere toccate da questo argomento. Salvo, però, situazioni davvero disperate. Ad esempio, come alternativa si può pensare di tagliare il riscaldamento in Parlamento oppure negli uffici pubblici.
Nonostante manchi sempre meno al ritorno a scuola, molti sono dubbiosi sul rientro. Il nuovo anno metterà in campo anche un altro comportamento in riferimento al Covid. Di certo, questo rientro non può essere intaccato nuovamente. Non come giustificazione il risparmio energetico.
Il governo è ancora attivo per dare chiare indicazioni per il rientro. Di certo, la proposta del ritorno alla didattica a distanza non ha scaldato minimamente. Infatti, la DAD non è prevista neanche per gli alunni positivi e la mascherina non sembra essere più obbligatoria. Queste due indicazioni, però, possono essere modificate nel tempo e in base ai numeri che si verificheranno.