Hai un assegno sociale erogato dall’INPS ogni mese? Fai attenzione perché potresti perderlo in maniera più semplice di quanto pensi: ecco che cosa devi sapere.
Tra le tante misure assistenziali che vengono erogate dall’INPS questo assegno è uno dei più importanti. Si tratta di quella pensione che prima era definita ‘sociale’ o per ‘casalinga’, mentre adesso ha solo cambiato nome. Sono in tanti ai quali viene erogata, ma è importante a stare attenti alle novità che escono fuori di volta in volta. Perché lo si potrebbe perdere facilmente.
Quando parliamo di assegno sociale ci riferiamo a quella somma di denaro destinata agli individui che non hanno contributi previdenziali da permettergli di accedere alla pensione di vecchiaia canonica. Proprio per questo motivo la misura era legata alla figura delle casalinghe. Ma adesso l’assegno è rivolto sia alle donne che agli uomini ed è un sostegno che non viene erogato dall’INPS a tutti, ma dipende da alcuni requisiti importanti da avere.
Esattamente come succede con le altre misure assistenziali INPS anche questo è sottoposto a continui cambiamenti, tanto che alcune persone rischiano di perdere l’assegno. Ma per quale motivo? Questo perché il sostegno tende ad adeguarsi al costo della vita e quindi si indicizza al tasso di inflazione che viene stabilito dall’ISTAT. E quindi l’importo dell’assegno varia in base all’indicizzazione.
Assegno Sociale INPS, potresti perderlo: ecco perché
L’assegno sociale è di 468,28 euro al mese ed è compatibile anche con la pensione di reversibilità. Percepiscono l’importo pieno chi è privo completamente del reddito. Per coloro che invece hanno un reddito annuale fino a 6.085,43 euro l’assegno è parziale. Per chi è coniugato la sogna di reddito deve essere non oltre i 12.170,86 euro.
Ma fate molta attenzione alla soglia annua di reddito (6.085,43 euro e 12.170,86 euro) perché non tutti sanno che basta solamente un euro in più per perdere tutto. È un rischio che non tutti sanno e che quindi devono sapere prima di rimanere sorpresi. Ricordiamo inoltre che l’assegno può essere percepito dai 67 anni.
Per coloro che vogliono fare domanda, quello che devono fare è collegarsi al sito dell’INPS ed autenticarsi con le proprie credenziali (con SPID, carta d’identità elettronica o CNS). Se non siete pratici, potete rivolgervi ai patronati o ai professionisti del campo così da avere una mano nel riuscire a portare a termine la domanda.
È bene sottolineare che il sostegno non è collegato ai contributi versati ma solamente alla situazione reddituale e all’età della persona che sta richiedendo. L’assegno prevede anche l’erogazione dell’INPS della tredicesima mensilità.