La scelta della pasta secca non è mai semplice. Ci sono sempre più prodotti e sempre più marchi sul mercato. Ma come scegliere la migliore? Ecco alcuni segreti.
Un buon piatto di pasta è qualcosa che nella cucina italiana non deve mancare mai. La qualità complessiva del piatto è legata anche alla pasta che si utilizza. Sul mercato, tra quelle secche e fresche, troviamo tra i 300 e i 400 prodotti. Da qui nasce la difficoltà di essere consapevoli nella scelta.
Tra formati, aziende produttrici, lavorazione ci sono tanti aspetti da considerare prima di acquistare un pacco di pasta. La selezione non è affatto semplice e può mettere a repentaglio la qualità del piatto che abbiamo in mente. Ragion per cui dobbiamo essere consapevoli di cosa andiamo a comprare.
Il mercato è fatto di tantissimi prodotti. Questi non sempre corrispondono a come lo vediamo in confezione. Inoltre, bisogna stare attenti anche ai marchi che evitano di usare sulla pasta pesticidi e glifosato. Anche per questo motivo, scegliere la migliore non è facile. Andiamo a vedere insieme come effettuare una scelta consapevole e ottima.
Pasta secca, come scegliere il prodotto migliore? Alcune indicazioni da seguire.
Anche durante l’acquisto di un pacco di pasta ci sono delle indicazioni da seguire. I piccoli segreti ci vengono svelati da Slow Food. In prima battuta dobbiamo trovare la tabella nutrizionale e indicare il tenore proteico. L’etichetta deve mettere in luce come è stato lavorato il prodotto. Un prodotto che si deve presentare biancastro.
A proposito del colore, questo deve essere omogeneo e non deve avere punti bianchi, bolle d’aria e screpolature. La superfice dell’alimento deve essere ruvida. In questa situazione si indica la ottima lavorazione al bronzo. Se la lavorazione è avvenuta al teflon, il colore deve essere giallo o ambra con superficie liscia.
Durante la fase di cottura, la pasta non deve rilasciare residui in acqua e non deve spezzarsi. Una volta scolata deve mantenere il suo grado di cottura per qualche minuto. Quando è cotta si deve vedere se è elastica e resistente al momento della masticazione. Infine, il prodotto non deve risultare colloso dopo la cottura.
La selezione del grano e dell’impasto
Nella scelta, rientra anche il grano selezionato e altri parametri. Questi devono seguire il Dpr numero 187/01. In merito ci sono vari ingredienti.
Il più conosciuto è quella di semola di grano duro con impasto di questa semola, acqua e una quantità alta di cruscame. C’è poi la semola integrale di grano duro, qui abbiamo più fibre. La pasta all’uovo è fatta da semola, acqua e ha un livello proteico più alto. Mentre la fresca è fatta con farina di grano tenero ed un prodotto legato ad un’umidità che va dal 24 al 30%.
Non è finita qui perché troviamo la pasta stabilizzata con un umidità di minimo 20%. La pasta dietetica che ha dentro di se vari ingredienti come senza glutine, proteiche, integrali o rapida cottura. E, infine, le paste speciali. Per legge sono denominate in base all’ingrediente che è stato messo in campo.