Biciclette, in arrivo importanti novità: obbligo di targa e patente

Sembra pronta a dover cambiare la vita dei ciclisti. Molti Paesi stanno riflettendo sulla possibilità di inserire targhe e patenti per le biciclette. Andiamo a vedere insieme i dettagli della proposta.

I ciclisti sono parte di una mobilità composta da diversi mezzi. Siamo sempre più abituati a vedere le piste ciclabili con tante biciclette a comporre quella sezione. Ora, però, per i ciclisti potrebbe cambiare davvero tutti. Potrebbero esserci l’implementazione di alcune novità impossibili da sottovalutare.

Biciclette
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Indipendentemente da cosa si guidi, l’attenzione deve essere sempre alta. Proprio in questa direzione va la proposta che vede protagonista le bici. Nel Regno Unito, ad esempio il segretari per i trasporti ha svelato la volontà di creare una legge che va contro un certo tipo di ciclismo. In sostanza, si vuole mettere un freno alle condotte pericolose.

Lo scenario proposto dal segretario britannico sta prendendo piede sempre di più in altre zone. Andiamo, quindi, a vedere nei dettagli di cosa si tratta e se tale legge potrebbe, in qualche modo, arrivare da noi.

Biciclette, nuove regole in arrivo? La proposta inglese

Grant Shapps ha mostrato la forte volontà di regolamentare il ciclismo in strada. La proposta del sottosegretario non deve stupire dato che anche in Italia abbiamo sentito alcune fonti parlare di tale argomento. Per il segretario di Stato, bisogna affrontare il ciclismo pericoloso. Shapps vuole completamente eliminare tale condotta.

Il punto focale dell’idea di Shapps è che i ciclisti non hanno la stessa responsabilità dei guidatori. Nonostante anche loro provochino degli incidenti- Vista tale idea, il segretario ha proposto l’obbligo di targa su questi mezzi, obbligo di assicurazione per chi circola su strada, limite di velocità pari a 32 km/h e, infine, la patente di guida.

Cosa succede in Italia?

Come detto, anche in Italia circola da tempo la volontà di porre delle regole per questo settore. Misure che si lega alla volontà di vedere sempre più biciclette e monopattini elettrici in strada. Molti, però, chiedono che ci siano delle misure in merito all’interno del Codice della strada. Anche in questo caso, l’idea parte dal fatto che l’aumento di questi mezzi in strada possano portare a molti incidenti.

In questo momento, nel Codice della strada ci sono poche misure in relazione a tale mezzo. La prima riguarda l’età minima per guidare la e-bike (16 anni). Per la Pedelec non esiste limite d’età ma sotto i 14 anni bisogna avere necessariamente il casco. La seconda misura vieta di stare sui marciapiedi. La terza regola è la possibilità di montare il seggiolino per i bambini fino a 8 anni. Non si può usare lo smartphone alla guida e si può usare un carrello posteriore. Questo deve essere alto meno di un metro e mezzo con un peso di massimo 50 kg e con luci posteriori di colore rosso.

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