I prezzi del Gas potrebbero impennarsi nei prossimi mesi, raggiungendo livelli record mai visti prima. È proprio questo l’allarme che arriva dall’Europa. Uno scenario che potrebbe provocare diversi disagi economici.
L’Europa dovrà affrontare un inverno difficile con costi energetici ancora più elevati. Secondo quello che è stato riferito, pare che proprio che i prezzi sono destinati a salire ulteriormente. Una situazione già complicata di suo e che potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, dove ci si potrà trovare anche in una situazione in cui si dovrà razionare. Andiamo a vedere che cosa ci dovremmo aspettare.
I governi e le industrie europee sono in difficoltà poiché le forniture di gas attraverso un gasdotto cruciale sono interrotte e non è chiaro se e quanto torneranno. Proprio per questo motivo l’allarme più importante rivolto ai cittadini europei riguarda i prezzi del gas che potrebbero subire un’impennata senza precedenti nel corso del prossimo inverno, andando quindi a peggiorare una situazione già complessa di suo.
Ricordiamo che il costo del gas in Europa è aumentato tantissimo nell’ultimo anno. E come se non bastasse potrebbe impennarsi del 60% e arrivare quindi al di sopra dei 4mila dollari per 1.000 metri cubi. L’allarme è stato lanciato dalla compagnia russa Gazprom, che ha rivelato che potrebbero esserci degli aumenti record. Ma che cosa succederebbe in Italia se questo scenario dovrebbe essere reale?
Prezzi record del Gas: ecco che cosa potrebbe accadere in Italia
Gazprom, il monopolio russo delle esportazioni di gas, ha avvertito che, secondo alcune stime prudenti, i prezzi potrebbero aumentare di un ulteriore 60% rispetto ai livelli attuali entro l’inverno. Uno scenario che potrebbe portare delle serie conseguenze per quanto riguarda anche l’Italia, che dovrà capire se riuscirà a slegarsi dalle dipendenze del gas russo e affidarsi ad altri fornitori.
La paura più grande riguarda proprio l’aumento delle bollette, tanto che si parla anche di un piano emergenza per l’autunno e inverno. Il primo passo da fare è quello di riempire gli stoccaggi, ma questo potrebbe non bastare. Il governo dovrà predisporre altre manovro, tra cui il taglio dei consumi, questo sempre in caso ci si affidi ai rifornimenti russi. Ma le misure non sono tutte qui.
Questo allarme, oltre che a pensare ai consumi ridotti del gas, ha spinto a discutere la possibilità di razionare l’uso del gas. Tra le ipotesi ci potrebbe essere quella di spegnere le luci dei monumenti o la chiusura anticipata dei negozi. Così anche un limite per quanto riguarda il riscaldamento nelle abitazioni private, dove non si potrà salire sopra i 19 gradi. Tutte misure per far fronte a questo problema.