Molte persone sognano una pensione minima di 780 euro, soprattutto quelli che hanno un assegno pensionistico che arriva appena al di sopra dei 500 euro. Ma chi può ottenerla? Ecco chi ne ha beneficio e quali sono i requisiti.
Il sistema pensionistico italiano è in continuo cambiamento e si muove a seconda delle situazioni economiche e politiche. Il valore dei contributi è calcolato come percentuale della retribuzione del dipendente. Ma molte persone hanno delle pensioni minime che sono insufficienti al costo della vita. Questo perché l’assegno è di 523,83 euro su 13 mensilità.
Proprio per via di questa somma così bassa, in tanti sognano di ottenere una pensione minima di 780 euro. Sono circa 250 euro in più rispetto alle pensioni minime che permetterebbero di vivere in maniera più dignitosa rispetto ad ora. Soprattutto alla luce degli aumenti da capogiro che si sono venuti a verificare in questi primi mesi del 2022 e che hanno messo in seria difficoltà gli italiani.
In attesa di vedere un aumento per quanto riguarda la pensione minima che è poco più al di sopra dei 500 euro. È bene sapere che alcune persone che percepiscono questo assegno possono avere diritto a 250 euro in più al mese e per 13 mensilità. Come in tutte le cose, anche in questo caso ci sono dei requisiti. Andiamo a vedere bene chi è che può riceverli e quali sono i criteri.
Pensione minima di 780 euro: chi può richiederla?
Visto l’incredibile aumento delle bollette di luce e gas, molti pensionati cercano in tutti modi di avere agevolazioni o bonus, sperando di ottenere qualche soldo di più nel proprio assegno pensionistico. È bene sapere che sia per quanto riguarda la pensione minima e sia per l’assegno sociale il governo ha previsto delle maggiorazioni.
Si tratta di maggiorazioni sociali che spettano al pensionato una volta che ha compiuto 70 anni. Ma deve avere un determinato reddito familiare e personale, perché non spetta a tutti. E la cosa da sapere è che questa maggiorazione non viene erogata automaticamente, ma deve essere richiesta in maniera esplicita. Ma non finisce qui.
Sia la pensione minima di vecchiaia, che ha dei criteri ben definiti per richiederla, e sia per l’assegno sociale ci sono delle integrazioni. O meglio, possono essere integrate entrambe con la pensione di cittadinanza. Proprio questa permette di arrivare ad un massimo di 780 euro. Ma anche in questo caso non è disponibile per tutti.
Tale importo è riconosciuto solo ed esclusivamente a chi ha l’assegno sociale e che quindi ha un reddito pari a zero. Anche in questo caso è importante sapere che bisogna fare domanda all’INPS e il proprio ISEE non deve superare i 9.360 euro annui.