Tra i tanti incentivi messi in campo dallo stato c’è anche il bonus affitto. Una misura che aiuta tante famiglie messi in difficoltà da questo periodo. Ma come richiederlo? Ecco i requisiti.
Da qualche anno, ormai, la situazione per molte famiglie è di emergenza assoluta. Uno scenario che ha portato il governo ad intervenire in maniera decisa e importante. I vari rialzi, infatti, hanno gettato alcune famiglie nello sconforto. Tante le spese che non sono state possibili sostenere. Per questo motivo, si è attuata da parte delle famiglie una certa politica del risparmio.
Dal coronavirus in poi, la gestione delle finanze si è fatta sempre più difficile. Con l’arrivo della guerra, poi, la situazione si è fatta ancora più complessa con rialzi che hanno toccato davvero tutti i settori possibili. Eventi che hanno dato vita a tanti piccoli incentivi.
Per chi ha figli a carico è arrivato l’assegno unico che ha permesso un certo sollievo. A tal proposito c’è un bonus che arriva a 250 euro per chi ha un ISEE basso. Un altro bonus che promette di alleviare un po’ la pressione è quello sugli affitti. Per questo si è attinto al Fondo Nazionale. Nello specifico, si è stanziato un budget di 330 milioni di euro per tutte le famiglie in difficoltà. Andiamo a vedere quali sono i requisiti richiesti per accedere a tale misura.
Bonus affitto, come accedere? ISEE e documentazione
Come ben sappiamo, prima di ricevere un bonus bisogna rispettare determinati requisiti. Solo con la conferma dei criteri si potrà avere l’incentivo richiesto. In questo caso, bisogna stare attenti all’indicatore ISEE e ad una determinata documentazione.
Partiamo con il dire che il Ministero ha suddiviso l’incentivo tra le Regioni. Saranno proprio quest’ultime a dover, con procedura d’urgenza, riversare le somme ai Comuni. Il Decreto, però, è molto chiaro in merito all’ISEE. L’accesso sarà consentito solo alle persone con indicatore ISEE di massimo 35.000 euro.
Insieme all’ISEE, bisognerà presentare un’autocertificazione che segnali la perdita del reddito IRPEF a seguito della pandemia. La perdita non deve superare il 25% anche se meglio controllare le disposizioni del bandi della regione di riferimento. Il Decreto, inoltre, prevede che chi presenta la domanda possa certificare la riduzione anche tramite ISEE. Oppure si potrà dimostrare il proprio reddito tramite il confronto delle dichiarazioni fiscali degli anni 2021 e 2022. Quindi, i requisiti necessari sono l’ISEE e la dichiarazione dei redditi.
Per chi riceve il reddito di cittadinanza, il bonus non sarà disponibile. Questo perché, tali benefici, non possono essere cumulabili con la quota che è prevista per il reddito. Ragion per cui, dopo l’erogazione i Comuni devono consegnare la lista dei riceventi all’INPS. Cosa che permette di far scattare la compensazione per chi ha il reddito di cittadinanza.