Su può conoscere se si è iscritti alla lista dei cattivi pagatori. Alcuni potrebbero avere la volontà di conoscere la loro situazione. Ma come fare? La soluzione è davvero inaspettata.
La situazione economica e finanziaria generale non è delle più facile. Gli ultimi avvenimenti storici, infatti, hanno messo ancora più in difficoltà le famiglie. Cosa che hanno portato un’incidenza negativa sulle proprie finanze. Con l’aumento dell’inflazione, poi, gestire le spese non è affare semplice. Le ripercussioni, quindi, sono state tante.
Come ben sappiamo, i rincari hanno fatto tanto male ai consumatori. Aumenti che hanno toccato qualsiasi settore possibile. Dalla benzina fino ai prodotti alimentari, i rialzi hanno preoccupato tantissimo le persone. L’ambiente, quindi, è molto difficile e le conseguenze negative sono dietro l’angolo. Una di queste riguarda il fatto di avere dei debiti pregressi.
Le spese non sempre possono essere sostenute, per questo motivo si possono generare dei debiti. Tale scenario, però, porta a domandarsi se si è nella famosa lista dei cattivi pagatori. Una lista che spaventa tanti consumatori per le conseguenze che potrebbe avere. Andiamo, quindi, a vedere tutto quello che bisogna sapere in relazione a tale lista.
La lista dei cattivi pagatori, come sapere se si è dentro?
Ogni tipo di scadenza va rispettata, in caso di mancato pagamento si possono generare delle conseguenze non proprio positive. In qualsiasi momento, quindi, non bisogna mai abbassare la guardia. Il mancato pagamento porta la possibilità di essere inseriti nella lista Crif (Centrale di Rischio Finanziario). Tale inserimento nell’elenco potrebbe portare a non poter accedere ad un nuovo prestito oppure ad un nuovo conto.
Proprio per la facilità con cui si può verificare un mancato pagamento, molti si chiedono se si è nell’elenco citato in precedenza. Per sapere tale cosa, la Centrale mette a disposizione un modulo online. Questo va compilato e mandato alla società. dopo aver mandato il modulo, Crif, entro 30 giorni, darà la sua risposta. Ricordiamo che, oltre al modulo, va completata la documentazione con i propri documenti.
Per le persone fisiche, tale procedimento è totalmente gratuito mentre è diverso il discorso per le aziende. Per quest’ultime, come svelato dal sito dell’azienda, bisogna pagare 4 euro nel caso ci siano delle informazioni. Si sale a 10 euro nell’eventualità che non ci siano informazioni.
Dunque, per scoprire se si è nella lista dei cattivi pagatori non bisogna fare altro che presentare all’azienda la dovuta documentazione. Entro 30 giorni, la stessa risponderà il merito al quesito. Una soluzione molto semplice e, per molti, inaspettata che potrebbe farvi stare tranquilli in caso di mancanza del proprio nome nell’elenco. Per le imprese il discorso è più complesso. Anche se, entrambi i soggetti, devono rivolgersi necessariamente al Crif.