Tutti coloro che hanno uno smartphone non possono più fare a meno di una tecnologia che sta spopolando: ecco di che cosa si tratta.
Da quando nel mondo sono arrivati i primi telefoni mobili la vita delle persone è completamente cambiata. Questo perché i cellulari si sono evoluti, fino a diventare dei veri e propri smartphone che riescono a fare di tutto. È difficile trovare una persona sprovvista di questo oggetto, soprattutto con l’arrivo di una tecnologia davvero rivoluzionaria.
La maggior parte degli smartphone odierni è dotata di una nuova tecnologia in grado di fare diversi servizi molto utili per gli utenti. Ma di che cosa si tratta? Parliamo di Near Field Communication, meglio conosciuta come tecnologia NFC. In poche parole, è uno standard di comunicazione wireless basato sulla prossimità.
A differenza del Wi-Fi o del Bluetooth, tuttavia, l’interazione NFC negli smartphone, che a volte possono avere problemi con la batteria per via di quattro errori, è limitata a un raggio molto breve. Oltre ai telefoni cellulari, a volte è possibile trovare questa tecnologia su tablet, altoparlanti, oggetti da collezione e persino console di gioco come Nintendo Switch e 3DS.
Tecnologia NFC negli smartphone diventa una carta per i pagamenti
Ma che cosa può fare? Questa tecnologia può consentire di “parlare” con una stampante per dare l’avvio alla stampa. Ma soprattutto, l’NFC permette agli smartphone e gli altri dispositivi di poter fare pagamenti digitali in mobilità attraverso i POS. In poche parole la tecnologia fa diventare i cellulari delle vere e proprie carte di credito o prepagate.
Ci sono diversi servizi dove è possibile trasformare lo smartphone o un altro dispositivo in una carta per i pagamenti. Tuttavia, come viene sottolineato nel Corriere della sera, si consiglia servirsi di Google Pay, per i dispositivi Android, oppure di Apple Pay, per gli iOS.
Come funziona NFC? Non è una tecnologia radicalmente nuova. È semplicemente un’evoluzione della tecnologia RFID (identificazione a radiofrequenza) che esiste già da decenni. NFC ha una portata massima di pochi centimetri, al massimo. E nella maggior parte delle applicazioni relative agli smartphone, il software avvia la comunicazione solo se c’è un contatto fisico. Questo per prevenire attivazioni accidentali.
Un altro punto degno di nota è che i dispositivi NFC possono fungere sia da lettore che da tag. Questa funzionalità bidirezionale ti consente di utilizzare un unico componente hardware, come lo smartphone, per tutti i tipi di applicazioni diverse.
Quali dispositivi hanno NFC?
NFC è stata una caratteristica fondamentale sugli smartphone, che spesso preoccupano per le radiazioni, per diversi anni a questo punto. Il Nexus S è stato il primo dispositivo Android a includerlo nel lontano 2010. Anche Apple ha infine adottato la tecnologia nel 2014: NFC è presente su tutti gli iPhone dal 6, così come in iPad ed Apple Watch.
Al giorno d’oggi, solo i dispositivi di fascia bassa tendono a non essere dotati di NFC. Detto questo, l’importanza di NFC può variare a seconda della regione. A tal fine, alcuni produttori, come Xiaomi, omettono la tecnologia in alcuni mercati come l’India a causa della scarsa adozione della tecnologia.