Tra i vari bonus emessi dal governo è in arrivo anche quello sulla prima casa. Non tutti possono ottenerlo, ma ci sono alcuni requisiti da sapere prima di inoltrare la domanda.
Tanti sono gli incentivi che l’esecutivo italiano sta mettendo a disposizione per gli italiani. Si tratta di aiuti economici importanti per il proprio stile di vita. Un nuovo bonus annunciato è dedicato a tutti coloro che hanno intenzione di acquistare un immobile. Andiamo a conoscere i dettagli, come funziona ed infine come richiedere questa agevolazione fiscale.
È importante sapere che il governo italiano ha messo a disposizione il bonus prima casa. In pratica si tratta di una serie di agevolazioni fiscali per tutti coloro che acquistano un immobile che sarà poi destinato all’abitazione principale, ovvero al domicilio e residenza di riferimento. In questo caso però l’incentivo è rivolto viene puntato sulle case comprate all’asta.
Le imposte di registro, catastali e ipotecarie sono ridotte con determinati requisiti. È bene specificare che la casa acquistata all’asta deve rientrare in determinate categorie catastali e deve trovarsi all’interno del Comune dove si vuole risiedere. Andiamo a vedere come funziona, chi può beneficiare del bonus e come richiedere l’incentivo.
Bonus prima casa comprata all’asta: ecco come funziona e a chi è rivolto
Dopo la novità del superbonus 110% che ha dato parecchi vantaggi, arriva anche quella in merito alla casa comprata all’asta. In questo caso l’acquirente può contare su una riduzione dell’imposta di registro fino al 9%. È importante sottolineare chi può richiedere tale bonus, perché non spetta a tutti.
Coloro che hanno acquistato un immobile che non rientra nelle categorie catastali A1, A8, A9 possono richiederlo. In pratica si tratta di abitazioni di tipo civile, economico, popolare, rurale, villini e alloggi tipici dei luoghi. Inoltre, l’acquirente deve essere in possesso anche di alcuni requisiti ritenuti indispensabili per richiedere il bonus.
Il proprietario non deve avere altri immobili o essere titolare di un immobile nel Comune dove ha chiesto il bonus per la prima casa. Deve avere o stabilite al massimo entro 18 mesi la residenza nel Comune scelto. Non avere altre abitazioni sul territorio nazionale con agevolazioni.
La richiesta del bonus viene fatta tramite una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate. In caso in cui l’acquirente non ha richiesto l’agevolazione al momento dell’imposizione ha facoltà di rimediare, ma ci sono alcuni limiti temporali. La Corte di Cassazione ha stabilito che le dichiarazioni devono essere rese prima della registrazione del decreto di trasferimento del giudice dell’esecuzione. In pratica, visti i tempi lunghissimi, si hanno circa 120 giorni per rimediare alla dimenticanza.