Il caro-vita sta assumendo forme sempre più preoccupanti. Ora, i partiti spingono per altri altri aiuti. Vediamo le possibili misure e i relativi problemi.
Il costo della vita è sempre più aumentato in questi due anni. Complici stipendi bassi e livello di disoccupazione alto, per molte famiglie la situazione è davvero complessa. Proprio per questo motivo, poche settimane fa, il Decreto Aiuti ha dato la possibilità di un bonus 200 euro. Tale misura, però, non ha per nulla risolto il problema e con la caduta del governo, nuovi aiuti non possono arrivare. Infatti, fino alla nascita di un nuovo governo, quello uscente potrà solo portare avanti gli affari in corso.
Il caro-vita sta preoccupando decisamente tutti. I politici, infatti, spingono per trovare delle nuove contromisure. Si va dal bonus 200 euro fino ad arrivare al taglio dell’Iva. Senza dimenticare le bollette che continuano ad avere numeri davvero spaventosi. Le emergenze, dunque, sono tante e lo stesso Presidente della Repubblica ha incitato a risolvere queste intricate questioni.
Sul tavolo, nonostante il periodo complesso anche della politica nostrana, ci sono tanti tempi. Tutti vanno in direzione di un opportuno aiuto verso le tante famiglie in difficoltà. Andiamo a vedere, dunque, tutte le probabili mosse della classe politica e i problemi relativi all’introduzione di nuove misure.
Caro-vista, si muove la politica: dal bonus 200 euro fino al taglio Iva ma è problema fondi
Tra le tante idee sul tavolo dell’esecutivo, c’è la possibilità di prorogare il bonus 200 euro contenuto nel Decreto Aiuti oppure il taglio dell’Iva sui prodotti dei supermercati. Come possiamo immaginare, già applicare una sola di queste misure è davvero complicato. Questo perché le risorse sono poche e non ci si può permettere lo scostamento di bilancio. Scenario, quest’ultimo, impraticabile con le Camere sciolte.
Per quanto riguarda la proroga al bonus, questo era già nelle idee di Mario Draghi. L’allungamento, infatti, avrebbe dato un importante contributo a tante famiglie. Soprattutto con la possibilità di vederlo arrivare su più mesi. Tale incentivo, inoltre, riguarda tantissime persone. Il bonus 200 euro sarà in arrivo ad agosto e settembre mentre alcuni lo riceveranno ad ottobre.
Il secondo punto riguarda un piano portato avanti dal Ministro Brunetta con Daniele Franco, ministro all’Economia. In questo caso si parla di intervenire sul valore aggiunto che grava sugli articoli di prima necessità. In merito, si ridurrebbe o azzererebbe del tutto tale valore. Un taglio che riguarderebbe tutti ma con un occhio di riguardo ai cittadini con reddito che varia dal medio al basso. Tale proposta, come dichiarato dallo stesso Brunetta, è legata all’utilizzo dell’extragettito fiscale.
Come detto, però, c’è un evidente problema di fondi. Con il governo ancora in essere, la stima era compresa tra i 10 e i 13 miliardi. Ora, invece, il Mef ha 3,3 miliardi a disposizione. Somma che deve già finanziare ulteriormente il taglio dell’Iva sulle bollette e degli oneri di sistema. Il prossimo ddl assestamento di bilancio, al momento in attesa di voto, potrebbe mettere in luce ben 8,5 miliardi con la possibilità di arrivare a 10. La cifra, però, imporrebbe una scelta tra il bonus e il taglio dell’Iva. Inoltre, l’incentivo potrebbe vedere meno persone riceverlo, questo consentirebbe di risparmiare qualche risorsa.