Il rebus tabaccai riguardante la questione Pos potrebbe essere vicino a una soluzione. Ma che cosa potrebbe succedere?
Era il 30 giugno quando è scattato l’obbligo del Pos per tutti i commercianti, i professionisti e gli artigiani, con il rischio di possibili sanzioni in caso di un’impossibilità di pagare con bancomat o carte di credito all’interno degli esercizi commerciali. Una decisione che ha fatto discutere e non poco, scatenando un vespaio di polemiche e di analisi degli aspetti negativi. Un argomento molto delicato è stato quello che è stato definito il vero e proprio rebus tabaccai. Ma ci sono delle novità sotto questo punto di vista?
La categoria aveva richiesto, quantomeno in un primissimo momento, l’esonero, iniziando quella che può essere definita una vera e propria battaglia di principio. Ma c’è stata qualche vittoria o comunque qualche riconoscimento? Giusto entrare nello specifico e nel dettaglio di quanto sta accadendo. Perché la curiosità non può non essere tantissima.
Tabaccai e Pos, la vicenda vive un’ennesima puntata: i dettagli
Ma quali sono le ragioni della protesta e della contrarietà? Tutto si lega al fatto che pagare con il Pos prodotti come sigarette, valori bollati, biglietti dell’autobus e riviste, che di base sono già tassati alla fonte, porterebbe a una riduzione drastica nei guadagni degli esercenti. Questi ultimi quindi finirebbero per andare inevitabilmente in perdita. Ma che cosa accade nel caso di diniego e del mancato rispetto di tale obbligo? Si rischiano multe di 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata. Insomma, cifre che non possono comunque essere sottovalutate. A muoversi però è stata la politica, che fatto sentire, in un momento così delicato e per una tematica di primaria importanza, la sua voce.
Infatti lo stesso sottosegretario all’Economia e alle Finanze Federico Freni ha sottolineato come l’obbligo del POS per le rivendite di prodotti già tassati, come le sigarette, sia un aggravio eccessivo. Per di più l’onorevole Mauro Rotelli di Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno che ha come obiettivo quello di esonerare chi si occupa di vendita di giornali, riviste e periodici. Insomma, c’è chi sta cercando di venire incontro ai tabaccai, condividendo i principi della loro battaglia. Forse potrebbe essere necessario trovare un compromesso, anche se l’improvvisa crisi di Governo potrebbe rendere molto più complicato e difficile il tutto. Non resta dunque che attendere quello che accadrà nelle prossime settimane, con il rischio però che a dominare sia solo e soltanto la campagna elettorale.