Paolo Borsellino e Lamberto Sposini sono legati da un incredibile legame. Un momento avvenuto poco prima della strage. Ecco di cosa si tratta.
A distanza di anni, impossibile dimenticare quanto accaduto il 19 luglio 1992. La strage di Via D’Amelio ha causato delle ferite che ancora oggi sono aperte. Poco prima di quel tragico evento. Paolo Borsellino e Lamberto Sposini hanno condiviso un momento molto importante. Cosa che ha innescato un legame davvero molto speciale.
Paolo Borsellino e Lamberto Sposini hanno fatto parte di due ambiti lontani tra loro. Questi due ambiti, però, si sono incontrati generano una delle intervista che hanno fatto la storia. Non solo della televisione ma anche della comunicazione in generale. L’intervento del magistrato è avvenuto proprio pochi giorni prima della stage di Via D’Amelio.
Ancora oggi, quella tragedia è viva nella memoria di tantissime persone. Qualche tempo fa, un superstite della strage di Via D’Amelio ha svelato una verità agghiacciante. A dimostrazione di come non si voglia dimenticare ma si cerchi sempre più delle risposte. In questo caso, invece, alla memoria salta l’ultima intervista del magistrato. Un intervento rilasciato proprio a Lamberto Sposini. Le parole di Borsellino, oggi, hanno un significato molto forte.
L’intervista di Paolo Borsellino a Lamberto Sposini: le ultime parole prima della strage di Via D’Amelio
Il legame che ha unito Paolo Borsellino e Lamberto Sposini è davvero molto profondo e speciale. L’intervista, infatti, venne fatta poco dopo la morte di Giovanni Falcone a Capaci. La tristezza e il dolore dentro Paolo Borsellino erano ancora intensi. In quella occasione, Sposini ha rievocato i ricordi del passato condivisi con Giovanni Falcone. Si ricordi che i due sono cresciuti a pochissimi metri di distanza.
Dopo un momento molto intenso ed emozionante, la parte finale ha colpito particolarmente. Il momento preciso è quando il vicedirettore del Tg5, Lamberto Sposini, chiede al magistrato se sentisse attorno a lui un’aria strada, di pericolo. Borsellino rispose con la sua massima calma. Il magistrato fece sua, ma in maniera ottimistica, la citazione di Ninni Cassarà, agente vittima di Cosa Nostra. Il poliziotto disse di convivere con questa situazione perché loro erano cadaveri che camminano.
Come detto, in quella occasione, Borsellino sottolineò di prendere quella frase in maniera più positiva. Il magistrato specifico di aver accettato tutta quella situazione. Sapeva di dover correre dei pericoli. Ma lui andava avanti, al di là di tutto, perché credeva nel suo lavoro. Lo reputava necessario e parlò di “dovere morale” di andare avanti nonostante tutto l’ambiente. Un ambiente che, come sottolineò il giudice, poteva dare la certezza dei pericoli.
La sua intervista risuona ancora oggi nella memoria di tantissime persone. Quella intervista rilasciata a Lamberto Sposini è stata realizzata 20 giorni prima della strage di Via D’Amelio. Per questo motivo, il legame che unisce il giornalista e Paolo Borsellino per molti sarà inaspettato ma c’è ed è molto profondo.