Crisi di governo, arriva la mazzata per gli italiani: 1000 euro in meno

La crisi di governo potrebbe essere una vera e propria mazzata per gli italiani che si potrebbero ritrovare con 1000 euro di meno: ecco che cosa potrebbe accadere.

Quella che stiamo vivendo in questo periodo è una situazione politica complicata, aggravata dalla crisi economica e finanziaria che sta devastando il paese da qualche mese e che potrebbe generare dei tagli per quanto riguarda i bonus ed il salario minimo. Senza un esecutivo potrebbero esserci delle serie complicazioni.

crisi di governo mario draghi
fonte foto: Ansa

La nuova crisi del governo di questa diciottesima legislatura sta causando dei seri problemi riguardo la geopolitica. Tantissime infatti sono le preoccupazioni he stanno interessando il mondo politico dietro le dimissioni di Mario Draghi, dove l’inflazione è alle stelle e la recessione è un evento sempre più possibile. Ma oltre queste preoccupazioni, gli italiani temono la mancanza di un triplice intervento tanto atteso.

Parliamo del taglio del cuneo fiscale, il rinnovo del bonus 200 euro e l’introduzione del salario minimo. Sul piatto ci sarebbero più di 10 miliardi di euro da investire nel lavoro. A questo vanno aggiunti degli interventi per ridurre il caro bollette, l’impatto dell’Iva sui beni e l’aumento del fringe benefit. Il tutto potrebbe costare 1000 euro in meno nelle casse degli italiani.

Crisi di governo: interventi a rischio tra luglio e dicembre

La crisi di governo non solo potrebbe generare le elezioni anticipate, ma potrebbe essere un peso anche dal punto di vista economico per molti lavoratori. L’esecutivo ragionava di aumentare 1200 euro l’anno per chi guadagna meno di 35mila euro annui. Si tratta di un intervento sul cuneo fiscale in programma in autunno, con circa 5 miliardi a disposizione, secondo quanto si legge su Money.it.

Un altro intervento atteso era quello in merito al bonus 200 euro che sarebbe dovuto essere confermato tra agosto ed ottobre. A queste due misure si doveva sommare l’adeguamento dei salari minimi, ovvero il meccanismo “Tec”, sostenuto dai sindacati su base nazionale. Atteso era anche il taglio sui contributi per le imprese che decidevano di adeguarsi alle ipotesi.

Le misure in questione, però, sono a rischio proprio per via della crisi di governo. Se l’esecutivo dovesse cadere e quindi tornare alle urne, ogni intervento previsto dalla squadra di Draghi salterebbe. Mentre la legge di Bilancio sarebbe sospesa. Gl interventi potrebbero salvarsi solo in caso di nuova formazione del governo che potrebbe intervenire in maniera tempestiva sui salari dei lavoratori.

In definitiva, senza un esecutivo sono a rischio tutti e tre gli interventi: taglio del cuneo fiscale, salario minimo e rinnovo del bonus 200 euro. Staremo a vedere che cosa accadrà da qui alla prossima settimane.

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