Cucine da incubo è uno dei programmi più seguiti della televisione. A tal proposito, molti si chiedono se sia tutto vero. Ecco la verità.
Tra i tanti programmi seguiti dal pubblico italiano, Cucine da incubo risulta essere tra i preferiti. Il successo è condiviso: da una parta il carisma e la presenza di Antonino Cannavacciuolo mentre dall’altra un format che racconta di situazioni molto difficili. Tutto questo hanno portato al successo un format che ha la capacità di mostrare un certo angolo della ristorazione. Dato che si tratta di un programma, molti si chiedono se sia vero oppure ci sia finzione.
Negli ultimi anni, i programmi di cucina hanno mostrato tante facce di questo ambito. Abbiamo visto la competizione in Masterchef fino ad arrivare a mettere in mostra delle situazioni disperate nel programma di Cannavacciuolo. Quest’ultimo, inoltre, è nato seguendo il grande successo di Kitchen Nightmares con Gordon Ramsay. Molti ricorderanno, infatti, che il programma americano ha riscosso un grande successo anche in Italia.
Ogni programma televisivo può riuscire a generare un certo interesse. Buona parte del pubblico, però, si lascerà sempre toccare dal dubbio che quello che sta guardando sia autentico o meno. Dubbio che è collegato anche a Cucine da incubo. Andiamo, quindi, a cercare di far luce sulla questione.
Cucine da incubo, è tutto vero? La verità
Le storie messe in atto da Cucine da incubo hanno attirato sicuramente l’attenzione generale. A colpire il pubblico sono stati una serie di fattori che hanno reso tale trasmissione tra le preferite. Il dubbio, come detto, è sempre alto. Ma possiamo dire che la trasmissione di Cannavacciuolo sia reale. Ci sono davvero ristoratori in grande difficoltà e il programma tenta di rimettere il locale in carreggiata.
A confermarlo è stato lo stesso Cannavacciuolo. Lo Chef, come riportato da tvblog, ha dichiarato che il fatto che le storie vadano in Tv non vuol dire che non siano vere. I pianti, la disperazione, la fatica sono tutte cose reali e che fanno capire la situazione delicata dei protagonisti. Lo stesso Cannavacciuolo, inoltre, aggiunge con il programma sia difficile dal punto di vista emotivo.
La missione, quindi, di Cucine da incubo è quella di aiutare famiglie in difficoltà. La produzione e lo Chef aiutano i protagonisti tramite cucina e estetica del locale. Non tutte le storie hanno un lieto fine ma il tentativo va comunque fatto. Il merito di questo risultato, importante, è legato anche ai clienti che vogliono dare una seconda possibilità. Insomma, indipendentemente che ci sia o meno qualcosa scritto dagli autori, Cucine da incubo fa bene il suo lavoro. Lo fa tramite l’esperienza di Antonino Cannavacciuolo anche se poi il futuro dipende solo dai ristoratori.