Nelle ultime settimane, ci sono stati sempre più disagi per i viaggiatori. Ma quali sono gli aeroporti peggiori d’Europa? La classifica e come chiedere il rimborso in caso di problemi.
L’estate di molti viaggiatori si sta facendo sempre più intensa. Questa volta non c’entrano le alte temperature o qualche altro problema. Ora il problema riguarda gli aeroporti. Questi, nelle ultime settimane, hanno segnalato tanti disagi. Situazioni che hanno messo in serie difficoltà tante persone.
Alcune settimane si è verificato un durissimo sciopero. Segno di come alcune compagnie aerei stiano agendo in un determinato modo. Ma la cancellazione dei voli è solo uno dei disagi innescati. In questo scenario si stanno sempre più segnalando anche la scomparsa dei bagagli. Cosa che ha portato il ministro dei Trasporti a consigliare di viaggiare con un bagaglio a mano.
Da come possiamo vedere, la situazione è davvero complessa. Le vacanze non hanno solo il problema dei rialzi tra hotel e voli ma anche di una gestione del bagaglio da rivedere. Proprio per questo motivo, tra voli cancellati o ritardati, bagagli smarriti, molti si chiedono quale siano i peggiori aeroporti d’Europa. A tale si aggiunge anche quello su come chiedere il rimborso. Vediamo tutti i dettagli.
Aeroporti, quali sono i peggiori in Europa? I dettagli
Il ministro dei Trasporti ha posto il mirino sugli aeroporti situazioni a Nord dell’Europa. Quelli più grandi sono Londra, Francoforte, Amsterdam e Bruxelles. Chiaramente, i disservizi si collegano anche ad altri scali. In prima battuta, troviamo Bruxelles con un 72% di ritardi e un 2,5% i cancellazioni. Segue Francoforte con un 68% di ritardi e un 7,8 di cancellazioni. Troviamo poi Eindhoven con un 67% di ritardi e un 1,8% di cancellazioni.
Passiamo a Londra, precisamente a Luton con il 66% di ritardi e un 2,7% di cancellazioni. Budapest segna un 65% di ritardi e un 2,1% di cancellazioni. Lisbona e Parigi hanno rispettivamente un 65% e 62% di ritardi con un 4,8% e un 3,1% di cancellazioni. Chiudiamo con Nizza il suo 60% di ritardi e un 3,4% di cancellazioni e Gatwick, Londra, con un 58% di ritardi e un 1,4% di cancellazioni.
Voli cancellati o bagaglio smarrito: come chiedere il rimborso?
Assopasseggeri, associazione per la tutela legale dei viaggiatori, ha sottolineato che il diritto al rimborso nasce nel momento in cui la compagnia non comunica tempestivamente. Per avere una comunicazione tempestiva questa deve avvenire almeno due settimane prima. In caso di volo cancellato, il viaggiatore può avere un rimborso da un minimo di 250 euro fino ad un massimo di 600 euro. La somma varia in base alla lunghezza del volo cancellato.
Mentre, sempre Assopasseggeri, non si ha diritto al rimborso quando la compagnia dimostra che la cancellazione del volo è dovuta a condizioni eccezionali. Si intendono condizioni meteorologiche non positive o inattese, scioperti, allarmi per la sicurezza.