er coloro che hanno intenzione di chiedere la pensione anticipata devono presentare una domanda all’INPS insieme a dei documenti specifici. Ecco che cosa devi sapere in merito per non sbagliare e fare errori.
La pensione è una misura che consente ad un individuo di smettere di lavorare e percepire quindi una rendita vitalizia o temporanea dallo Stato. È uno dei momenti più attesi nella vita di un lavoratore e una lavoratrice, in quanto consente di godersi la vita e gli affetti familiari, oltre che rilassarsi senza subire alcuna pressione dal lavoro. In molti sono a conoscenza che è possibile chiedere l’assegno pensionistico in modo anticipato.
In questi ultimi anni, il confine tra l’interruzione del lavoro e l’inizio del pensionamento è sfumato. L’età della pensione statale è aumentata in maniera notevole ed alcune persone scelgono di ridurre le loro ore prima di smettere del tutto di lavorare. Tuttavia, esiste la possibilità di ottenere una pensione anticipata. Si tratta di una misura che permette ai lavoratori di terminare la propria professione dopo aver compiuto 67 anni.
In sostanza, è un trattamento che è in vigore dal 2012, ma in questi anni ha subito diverse novità importanti ed ha preso il posto di quella che comunemente era chiamata pensione di anzianità. Per accedervi, è importanti che gli uomini abbiano versato 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre le donne 41 anni e 10 mesi.
Tuttavia, quando ci si avvicina al raggiungimento del traguardo è bene sapere che bisogna presentare una domanda all’INPS con i conseguenti documenti che sono necessari per richiedere ed ottenere l’assegno pensionistico. Andiamo a conoscere nel dettaglio che cosa c’è da sapere in merito e cosa fare.
Pensione anticipata INPS: domanda e documenti da presentare
Tante persone cercano informazioni su come ottenere la pensione anticipata e quindi godersi il secondo tempo della propria vita da adulti. Per ottenere l’assegno dopo il compimento dei 67 anni è importante farsi un calcolo veloce in merito al versamento dei contributi, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne.
Per la precisione, per dare domanda è importante che le donne abbiano versato 2.175 settimane di contributi, mentre gli uomini 2.227 settimane. Un requisito che però rimarrà congelato fino al 31 dicembre 2026, poi sicuramente verrà rivisto ed adeguato in base alla speranza di vita ISTAT.
La domanda può essere presentata in uno dei seguenti tre modi e solo ed esclusivamente in via telematica. Il cittadino può mandarla in autonomia se ha in possesso le credenziali per accedere al sito INPS; è possibile farlo tramite il contact center dell’INPS che mette a disposizione i numeri 803164 da rete fissa o 16164164 da rete mobile; ed infine affidarsi al servizio di enti di patronato o centri si assistenza fiscale.
Per quanto riguarda i documenti, è bene sapere che non bisogna allegarli alla domanda in caso si proceda in modo autonomo o tramite contact center. Tranne nel caso in cui vengono richieste cose esplicite e particolari, come la maggiorazione contributiva invalidi.
Caso diverso se ci si avvale dell’aiuto di un ente patronato, in cui sarà sufficiente portare il documento di identità valido, la tessera sanitaria, l’ultimo modello dichiarativo (730, CU o Redditi), l’estratto conto contributivo, lo stato di famiglia e il mandato di assistenza e patrocinio compilato e sottoscritto.