È morto all’improvviso uno dei nomi di punta della dirigenza Rai. La notizia ha lasciato tutti senza parole: ecco di chi si tratta e che cosa è successo.
Il mondo del piccolo schermo piange la scomparsa di uno dei volti simbolo di viale Mazzini, uno dei dirigenti che ha contribuito al successo di vari programmi tv targati Rai. Un nome celebre nel quale è riuscito a dare risalto e grande importante alla televisione pubblica. La notizia del decesso ha lasciato tutti senza parole.
Nelle ultime ore una drammatica notizia ha colpito il mondo della televisione, in particolare la Rai. Questo perché è venuto a mancare Angelo Guglielmi, lo storico e stimato direttore di Rai 3. L’uomo si è spento nella notte dell’11 luglio 2022 nella sua abitazione romana all’età di 93 anni. È stato un vero e proprio punto di riferimento per moltissime persone che oggi sono ai vertici di viale Mazzini.
L’ex direttore della terza rete nazionale ha lanciato trasmissioni che hanno fatto la storia della tv. Ha portato alla ribalta programmi che hanno dato risonanza mediatica a grandi personaggi e personalità come Fabio Fazio, uno dei più pagati in Rai, ma anche Serena Dandini, Corrado Augias, Franca Leosini e Michele Santoro. Ma non solo dirigente. Guglielmi era anche un giornalista, saggista e critico letterario.
Lutto in Rai, morto Angelo Guglielmi: ecco chi era l’ex direttore di Rai 3
Angelo Guglielmi era nato il 2 aprile 1929 ad Arona, una località in provincia di Novara. Si è laureato in Lettere all’Università di Bologna ed ha insegnato per pochi anni alle scuole medie di Ferrara e Cento. Questo prima di superare il concorso ed entrare in Rai, dove ha avuto una lunga ed importante carriera.
Tantissimi sono i programmi che lo hanno visto ideatore e promotore, tra i tanti si ricorda Bontà loro, storico format condotto da Maurizio Costanzo. È stato per diverso tempo anche capo del Centro di produzione Rai di via Teulada, per poi diventare il direttore di Rai 3, ottenendo diversi riconoscimenti.
Negli anni ’60 portò in tv la trilogia dedicata alle vite di Michelangelo, Dante e Cavour. Sotto la sua direzione, inoltre, nacquero trasmissioni cult come Telefono giallo, Linea rovente, Un giorno in pretura, Samarcanda, La Tv delle ragazze, Chi l’ha visto, Blob, Mi manda Lubrano (attuale Mi manda RaiTre), Quelli che il calcio, Storie Maledette, Io confesso, Ultimo minuto e molti altri ancora.
Per diversi anni è stato anche giornalista e critico letterario, lavorando soprattutto su L’Espresso. Alla fine degli anni ’90, inoltre, è stato anche il presidente e amministratore delegato dell’Istituto Luce. Ha curato anche un suo blog sul sito Il Fatto Quotidiano.