La proposta di WindTre all’Autorità garante delle comunicazioni fa discutere. I consumatori sono sul piede di guerra. La situazione.
La situazione del mercato è in continua evoluzione. Soprattutto dopo i recenti cambiamenti che ha portato i costi a salire oltre ogni misura. Quanto sta accadendo, però, dopo la proposta eseguita dalla WindTre è molto particolare. Questo perché ha fatto muovere in prima linea la Federazione dei consumatori.
Il gestore WindTre ha chiesto all’Autorità garante delle comunicazione la possibilità di legare le tariffe, fisse e mobili, all’inflazione. Cosa che permetterebbe di rivedere al rialzo i prezzi in base all’aumento che si verifica ogni anno dei prezzi. Come possiamo immaginare, la Federconsumatori non ci sta e crede che tale richiesta non sia solo inaccettabile ma dimostri anche con la società pensi solo al profitto.
Quello mostrato, quindi, è un altro argomento molto delicato. Questo perché ancora non si cosa deciderà il Garante. La soluzione più probabile, quindi, sarebbe quella di una consultazione pubblica. Così da capire gli umori generali in riferimento a questa proposta. Inoltre, la palla potrebbe passare anche al Governo che potrebbe chiedere al Parlamento l’approvazione della legge in riferimento al modulare le tariffe in base all’aumento dei prezzi. In caso di approvazione, dunque, cosa potrà fare il cliente?
WindTre, prezzi legati all’inflazione? Diritto di recesso a rischio
In questo momento, la modifica unilaterale del contratto permette ai consumatori di poter rescindere senza penale entro due mesi. In caso non si trovasse in accordo. Nella modifica del contratto, l’azienda, può in maniera autonoma procedere ad un cambia di tariffa. Sia con aumento sia con una diminuzione.
Come abbiamo visto, fino a questo momento, la tutela del consumatore c’è. Nel caso passasse la legge in cui si legherebbe la tariffa all’aumento annuale, non ci sarebbe più l’obbligo di comunicazione con anticipo per l’azienda. In sostanza, l’azienda avrebbe campo libero nella richiesta di prezzi più alti dovuti all’inflazione.
Tale passaggio, come svelato da Money.it, è ritenuta scorretta dall’assoconsumatori. L’associazione sottolinea che il momento per i cittadini è molto duro a seguito di prezzi aumentati in maniera importante. Ed è inaccettabile che WindTre possa solo pensare di aumentare le criticità. Ritenendosi, secondo assoconsumatori, al di sopra delle regole. Ma non è finita qui dato che nella lettera di WindTre, salta fuori anche Tim. L’azienda sostiene che Tim applichi già un sistema molto simile e lo fa verso società che vogliono noleggiare la sua infrastruttura per la linea super veloce.
In ultima battuta, come sottolineato da Money.it, ci sarebbe anche una compagnia estera che ha deciso di agire così. Parliamo dell’austriaca A1 Telekom che ha rivisto le tariffe in base all’inflazione. L’operatore ha avuto il placet della Corte di giustizia dell’Unione Europea.