POS, in arrivo nuove regole: come funziona, le sanzioni e le alternative

A breve ci sarà l’obbligo per professionisti e commercianti del POS. Chi non rispetta tale regole, incorrerà in sanzioni pesanti. Ecco i dettagli.

I pagamenti elettronici sono da tempo nell’agenda politica. La volontà, forte, di contrastare l’evasione fiscale passa anche da queste situazioni. Dal 30 giungo, infatti, ci saranno nuove regole su questo tipo di transazioni. Si prevedrà, infatti, che i commercianti e professionisti dovranno accettare tali pagamenti. In caso contrario, le sanzioni potrebbero essere molto pesanti.

POS
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Il POS rientra nei 45 obiettivi del PNRR da conquistare. Infatti, la scadenza è stata anticipata di sei medi. Prima era sancita per il gennaio 2023 invece ora le cose sono cambiate. Dal 30 giugno, quindi, il POS sarà obbligatorio per tante categorie: commercianti; tabaccai; artigiani; ristoratori; professionisti che hanno un rapporto diretti con il cliente. Possiamo citare medici, notai, commercianti e avvocati. Inoltre, tale obbligo si applica per i venditori ambulanti e simili. La legge prevede il pagamento a partire da 5 euro di spesa. Inoltre, questo, ha un costo che va dai 29 ai 300 euro. Tutto dipende dalle caratteristiche.

Il mese che ci aspetta, quindi, sarà decisamente importante sotto questo punto di vista. Da luglio ci potrebbero essere delle fortissime sanzioni in caso di non rispetto della legge. Proprio come in questo caso. Andiamo a vedere, quindi, come muoverci in questa situazioni e quali alternative è possibile percorrere.

POS obbligatorio, come funziona? Agevolazioni, sanzioni e alternative

Abbiamo visto in precedenza di come ci siano tante categorie di lavoratori che si appresteranno all’uso del POS. Questo, però, non è obbligatoria solo per i professionisti nelle transazioni verso colleghi. Nel caso in cui la finalità fosse il consumatore finale allora bisognerà pagare con la carta.

L’uso del POS, però, porta in se anche alcuni incentivi molto interessanti. Professionisti e commercianti, infatti, possono accedere a varie agevolazioni fiscali. La prima è il Bonus POS questo è previsto dal decreto Fisco, Lavoro e Imprese. Tale incentivo è strutturato con una percentuale dal 30 al 100 percento per esercenti medio e piccoli. Si parla di un fatturato di massimo 400.000 euro all’anno. Le loro attività devono avere il registratore di cassa legato al POS.

La seconda agevolazione è il credito d’imposta. Il il Decreto legge 30 giugno 2021 numero 99 ha dato il via al doppio credito di imposta. Il primo viene riconosciuto ai lavoratori che tra il primo luglio 2021 e il 30 giugno 2022 utilizzano un dispositivo del genere collegato al registratore di cassa. Con limiti di spesa di 160 euro per soggetto. Il secondo credito è riferito agli stessi soggetti che nel 2022 hanno fatto proprio lo strumento per pagamenti elettronici e che consentono memorizzazione e trasmissione telematica. Anche qui c’è la soglia di spesa per soggetto che ammonta a 320 euro.

In ultima battuta, abbiamo il rimborso commissioni. A partire dal gennaio 2021, varie banche rimborsano la totalità delle commissioni sostenute. Si parla di fino a 5 euro ma che sono state innescate proprio da pagamenti avvenuti tramite POS fisici.

Cosa accade se il dispositivo non è disponibile?

Per tutti i soggetti che non faranno uso del POS dopo il 30 giugno ci sarà una multa. La sanzione amministrativa ammonta a 30 euro. A questi va aggiunto il 4% del valore della transazione che non è stata eseguita. Se, invece, c’è l’impossibilità tecnica di eseguire il pagamento la legge concede all’esercente un pagamento entro 60 giorni dalla contestazione. La somma sarà pari ad un terzo della soglia massima della sanzione oppure parti al doppio dello stesso importo con in più le spese di procedimento.

Tutte le alternative al POS

In prima battuta, c’è una soluzione per chi cerca dei costi di gestione inferiori al POS fisico. Si tratta del POS virtuale e mobile che permette di accettare pagamenti elettronici ma con costi diversi. Diversi operatori permettono questa soluzione. Un’alternativa che si lega ad un dispositivo portatile.

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