Per tante settimane si è sentito parlare di Superbonus. Ma la situazione ora sembra essere cambiata totalmente: i dettagli.
Per tantissime settimane, o forse anche mesi, si è sentito parlare di Superbonus. Ma di che cosa si trattava? Questa non era altro che una vera e propria misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” del maggio 2020. L’obiettivo principale è sempre stato quello di rendere più efficienti e più sicure le abitazioni. Il meccanismo ha tra l’altro previsto che gli interventi si sarebbero potuti svolgere a costo zero per i cittadini. Insomma, un’iniziativa davvero importante.
Insomma, in un periodo dove esistono vari tipi di sussidi, questo è sembrato un aiuto davvero importante per numerose famiglie italiane, alle prese con ristrutturazioni e tanti lavori in casa. Ora però la sensazione è che la situazione sia radicalmente e totalmente cambiata. Ma che cosa è successo? Giusto entrare nello specifico e nel dettaglio della questione.
Superbonus, è davvero finita? La situazione dei fondi
Infatti, di fronte a dei potenziali fruitori ancora numerosi e per di più destinati a crescere, ci sarebbero dei fondi scarsi e delle procedure per ottenerli a dir poco lente e macchinose. In poche parole si può tranquillamente dire e affermare che le richieste sono state superiori rispetto a quelle che erano le aspettative, seppur queste erano più che rosee. E dunque sembrerebbero non esserci più soldi statali per rimborsare imprese e banche. E tra l’altro queste ultime, quantomeno al momento, non sono più disposte ad accettare la cessione del credito. La situazione a oggi pare davvero essere complicata e difficile da risolvere. Ma che cosa può succedere ora?
A intervenire dovrebbe essere direttamente il Governo, anche se la soluzione non pare essere immediata e semplice. D’altronde non può essere dimenticato e non detto che i 33,3 miliardi di euro che sono stati stanziati a tempo debito sarebbero dovuti bastare fino al 2027. Non è stato così a causa, come detto, delle stesse richieste. Infatti gli italiani, nel mese di maggio, avevano già avanzato richieste per 33,7 miliardi di euro, come raccontato anche da Altroconsumo. Non resta che attendere di capire quali saranno le mosse che saranno introdotte con il decreto Aiuti. Il deficit, numeri alla mano, sembra essere di circa 400mila euro. Il rischio è che l’agevolazione possa scomparire ben prima del previsto. La priorità infatti, tenendo conto di vari aspetti, tra cui le pressioni dell’Europa, non può certo essere il rifinanziamento. Anche perché i tempi, come già anticipato, potrebbero prolungarsi. Una strategia tampone potrebbe essere quella di districarsi nella giungla delle varie agevolazioni che già esistono a sostegno diretto delle famiglie. E il sacrificato potrebbe davvero essere il Superbonus. Evitarlo diventa via via sempre più difficile.