Dal governo arriva un bonus figli di 200 euro. Un sostegno che però non spetta a tutti ma solo a determinate categorie. Andiamo a vedere nel dettaglio in che cosa consiste, chi e come può richiederlo.
È un periodo complesso per molte famiglie italiane, soprattutto per quelle che hanno a carico i figli. I rincari di luce e gas, ma anche prodotti di genere alimentare e della benzina, hanno accentuato il divario economico tra una classe e l’altra. Per questo motivo il governo italiano sta cercando di appianare queste divergenze introducendo dei bonus a sostegno economico per alcune famiglie.
Un periodo storico non semplice per le famiglie. La pandemia prima e la guerra in Ucraina dopo hanno portato dei seri problemi economici e finanziari per tante persone. Non stupisce che la maggior parte di queste siano arrabbiate e che vivano periodi di grande frustrazione. Per cercare di calmare le acque e far tornare le cose alla normalità poco alla volta, il governo ha stanziato alcuni incentivi e sostegni.
Tra questi c’è il bonus figli da 200 euro, che è diverso dal bonus da 80 e 160 euro. Si tratta di un aiuto per le famiglie che sono alle prese con i bambini molto piccoli e che, come sappiamo, la spesa è sempre molto elevata. Pensiamo a pannolini, latte, cibi per lo svezzamento. Possiamo dire che non è una passeggiata e per questo l’esecutivo ha deciso di introdurre il bonus.
Bonus figli da 0 a 6 anni: 200 euro in arrivo
L’assegno unico è un importate aiuto per coloro che hanno un importo basso e possono avere 175 euro al mese. Tuttavia, da solo non basta per coprire le tante spese. Soprattutto per chi è genitori in questo difficile momento storico ed economico per tutti. Proprio per questo è stato introdotto l’assegno di 200 euro per coloro che hanno figli da 9 a 6 anni.
Non è una cifra che stravolge la vita, ma sicuramente è un ottimo aiuto per coloro che devono affrontare le spese impreviste legate al proprio bambino. In pratica, si tratta del bonus prima infanzia che viene erogato dal Comune e che può avere vari importi, fino ad arrivare ad un massimo di 200 euro. In sostanza è un sostegno a livello locale.
È proprio il comune di residenza che stanzia dei bandi per stanziare dei fondi per la prima infanzia. Per questo motivo, per coloro che vogliono fare domanda, è importante seguire quello che chiede il proprio comune all’interno del proprio sito ufficiale e capire quali sono i requisiti richiesti per l’accesso. Probabilmente proprio sul sito web istituzionale è presente la modulistica da compilare.
I requisiti di accesso al bonus sono diversi da comune a comune. Quello che invece non dovrebbe cambiare è l’ISEE, bisogna presentare questo all’interno del modulo. Come si legge sul portale Proiezioni di Borsa, probabilmente chi ha l’assegno unico può ugualmente fare domanda per il bonus, in quanto non c’è incompatibilità, salvo eccezioni.
Sottolineiamo che il bonus figli ha preso il posto a diversi benefici per i neo genitori. Parliamo ad esempio del bonus bebé, il bonus mamma domani e le detrazioni per i figli a carico. Tutte misure che sono state di grande aiuto per molte famiglie.