Il problema della siccità è davvero molto preoccupante. L’acqua inizia sempre più a mancare. Si parla dello Stato di emergenza, come stanno le cose?
Nelle ultime settimane si è segnalato un problema che sta facendo preoccupare molti. Si tratta della mancanza d’acqua in tantissime zone dell’Italia. La siccità, quindi, sta portando a dei ragionamenti su tantissime situazioni. Dalle bottiglie in acqua fino ad arrivare ai razionamenti diurni. Si parla, inoltre, dello Stato di emergenza. Insomma, il tema è incandescente e la situazione appare molto complicata.
L’allarme, ormai, coinvolge tutte le zone della nostra penisola. Soprattutto al Nord si sta avvertendo molto la mancanza delle piogge. Cosa che porta le temperature ad essere sempre più alte. Con conseguenza gravi al settore agricolo. Tale scenario sta facendo aumentare, e non di poco, il rischio dello Stato di Emergenza. Lo stesso Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha sottolineato la drammaticità della situazione. Il ministro, infatti, ha parlato di probabile zona rossa per quasi tutto il paese.
Sono due i temi che più hanno portato a parlare: il primo riguarda l’acqua in bottiglia mentre il secondo riguarda il razionamento diurno. Di certo, in molte regioni l’acqua sta mancando. Quindi, i ragionamenti sono pressoché obbligatori. Andiamo a vedere, dunque, cosa sta accadendo e cosa potrà accadere con lo Stato di emergenza.
Allarme acqua, si valuta lo Stato di emergenza: le possibili misure
Luglio potrebbe essere un mese molto importante per quanto riguarda lo Stato di emergenza. Diverso il discorso, invece, sulle zone rosse che potrebbero presto aumentare. In Lombardia si è già imposto lo Stato d’emergenza con limiti all’uso dell’acqua e anche la sospensione degli attracchi in riferimento ad alcune zone situazione sul lago Maggiore.
Non solo la Lombardia, però, ma anche altre regioni sono intervenuti. Piemonte, Emilia Romagna e Veneto hanno una situazione grave e il razionamento dell’acqua è previsto da alcuni comuni. Naturalmente la situazione è sotto costante controllo cosa che, in caso di peggioramento, porterebbe subito ad intervenire. Così da arrivare a toccare tutte le regioni italiane.
A SkyTg24, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha annunciato che si è in fase di valutazione. Curcio ha sottolineato che i criteri e le misure si stanno definendo con un colloquio continuo con le regioni. Le misure, con ogni probabilità, saranno chiare nelle prossime settimane. Inoltre, non è da escludersi il razionamento diurno dell’acqua. Questo perché, svela Fabrizio Curcio, la quantità di acqua piovuta è diminuita del 40-50% rispetto alle medie dei precedenti anni. Fino ad arrivare ad un 70% di neve in meno.
Per quanto riguarda l’acqua in bottiglia, invece, la situazione è diversa. Alcune aziende produttrici hanno detto la loro tramite Il Fatto Quotidiano. San Pellegrino, che controlla Levissima, ha svelato la diminuzione dell’emungimento di una quantità di acqua seguendo il naturale ricarico dell’acquifero. Così da avere una tutela sul lungo periodo. Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua, ha rassicurato tutti i proprio clienti. Fortuna ha sottolineato che i percorsi sotterranei hanno diversi metri di profondità. Cosa che porta le sorgenti a non esaurirsi in periodi del genere.
Quindi, almeno sull’acqua in bottiglia non ci dovrebbero esserci problemi. Dall’altra parte, però, la siccità preoccupa e continuerà a farlo ancora per molto dato le altissime temperature in arrivo.