Alcune persone stanno ricevendo a false mail da parte dei carabinieri in cui vengono avvisati di essere indagati, ma si tratta di una truffa online a cui bisogna stare attenti: ecco che cosa c’è da sapere.
Le cassette postali di milioni di persone vengono regolarmente riempite ed intasate di posta indesideuprata. La maggior parte di queste sono offerte pubblicitarie, spam e generalmente di posta indesiderata innocua, anche se fastidiosa. Ma non tutti sanno che c’è il rischio che si possa essere vittima anche di una truffa pensata ad arte per raggirare i malcapitati.
Le e-mail di phishing sono tentativi da parte dei truffatori di indurti con l’inganno a fornire i tuoi dati personali. Queste possono includere le tue password, i numeri della carta di credito e/o numeri di conto bancario. Nessuno di noi purtroppo è immune e quindi anche tu potresti aver ricevuto una mail o potrai riceverla che sembra veritiera, ma non lo è.
Mentre in molti sono attenti ai messaggi truffa che arrivano su Whatsapp, non tutti sanno che anche il proprio indirizzo di posta elettronica è soggetto a trappole. Una delle truffe che stanno coinvolgendo più persone sono delle false mail che apparentemente sembrano provenire dai carabinieri, ma non è così. Andiamo a vedere nel dettaglio in che cosa consiste e come riconoscerle subito.
False mail dei carabinieri: la nuova truffa online
Le truffe online purtroppo sono all’ordine del giorno e questa non è una novità. Negli ultimi tempi sta prendendo piede sempre di più la pista delle false mail inviate da un indirizzo che è riconducibile apparentemente alla Polizia di Stato, tanto che la dicitura recita: “Carabinieri”. Si tratta di un tentativo di estorsione, una nuova campagna di phishing.
Questa viene realizzata utilizzando gli indirizzi mail oppure messaggio sui social che riportano, appunto, il logo della Polizia di Stato. Nei casi più dettagliati, sono firmate anche dai dirigenti ai vertici delle forze dell’ordine. In sostanza, il messaggio falso intima la persona a rispondere alla mail per ottenere delle informazioni su quanto concerne un’indagine di pedopornografia in cui la vittima sarebbe coinvolta.
Lo scopo è proprio quello di causare agitazione e panico nella vittima che si troverebbe a contattare i truffatori rispondendo alla mail. In questo caso si esporrebbe in maniera notevole, tanto da divulgare inconsciamente i propri dati personali. L’allerta è stata data sia dalla Polizia di Stato che dai Comandi dell’Arma dei Carabinieri. In cui hanno avvertito tutte le persone di cestinare questi messaggi di phishing e contattare la stazione più vicina.
In questi casi, così come in tutte le truffe online e messaggi di phishing, non bisogna mai aprire il messaggio o eventuali allegati, rispondere, o inviare documenti di identità. Bisogna cestinare e rivolgersi alle autorità competenti e aspettare che le indagini facciano il loro corso.