Caparezza torna al centro dell’attenzione con l’annuncio che non avremmo mai voluto leggere: il cantante si ritira dalle scene e il motivo sembra riguardare proprio la sua salute.
Sono davvero delle notizie che non avremmo mai voluto leggere quelle che riguardano il bravissimo cantante italiano che tutto il pubblico conosce davvero molto bene, il giovane infatti proprio in una sua recente intervista ha parlato del suo addio alle scene per motivi che riguardano proprio la sua salute che a questo punto non può proprio trascurare. Arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che di certo getterà nello sconforto non solo i suoi fan ma anche tutte le persone che hanno ascoltato la sua musica.
“Non posso rischiare, negli anni ho provato di tutto pillole, iniezioni, psicoterapia” ha rivelato nella sua intervista per il resto del Carlino facendo capire come questa decisione non sia per niente arrivata a cuore leggere.
Ma entriamo nel vivo della questione e cerchiamo di capire che cosa lo ha portato a questa decisione, si tratta di una malattia di cui il giovane soffre davvero da tanti anni e che non sembra dargli pace.
Caparezza sulla malattia: “Non esiste purtroppo una terapia precisa”
Caparezza torna al centro dell’attenzione ma in questo caso per la notizia che nessuno avrebbe mai voluto davvero sapere e che riguarda il suo addio alle scene in modo ormai definitivo.
Il tutto è da attribuire alla malattia che da anni non sembra davvero dargli pace, si tratta dell’acufene, ovvero un fischio fastidioso e costante che si sente dentro del orecchie e per cui non ci sta alcun tipo di cura se non il cercare di distrarsi.
“Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché” ha rivelato l’artista per il Resto del Carlino e ancora: “Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo”.
Insomma una decisione inevitabile la sua che in passato aveva anche accennato nella sua canzone del 2018 dal titolo Larsen, in cui un frase diceva: “Fischia l’orecchio, infuria l’acufene, Nella testa vuvuzela mica l’ukulele”. I segnali purtroppo sembravano davvero esserci tutti, ma l’artista non si perde d’animo, pare infatti che abbia deciso di investire la sua arte nei fumetti, dei quali in realtà è sempre stato appassionato.