Sussidio per le donne fino a 4.800 euro: possibile con questa domanda

Per alcune donne è possibile un sussidio che arriva fino a 4.800 euro. Come fare? Basta eseguire una semplice documentazione. 

Ci sono tanti incentivi che possono adeguarsi a molte situazioni. Sussidi che possono dare una mano a persone in difficoltà e possono permettere uno stile di vita idoneo. In questo caso ci riferiamo al DPCM del 17 dicembre 2020. In quel caso fu introdotto un sostegno da 400 euro al mese per un anno. Si parla, quindi, del reddito di libertà.

Donne, sussidio
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Questo reddito non va affatto sottovalutato e va in direzione di donne vittime di violenza, sole o con figli minori. Tale sussidio è legato al fatto che le donne siano seguite da un centro antiviolenza. Quindi abbiano la voglia di ricominciare una nuova vita. Per questo motivo, il reddito si inserisce in discorso che vuole tali donne ancora più autonome.

Da come vediamo, sono tantissimi gli incentivi possibili. Inoltre, questi si adeguano a qualsiasi situazione. Il reddito di libertà si inserisce in un contesto delicato. Anche se tale reddito da la possibilità di ripartire con una somma annuale di massimo 4.800 euro. Per riceverla basta seguire una semplice documentazione predisposta sulla piattaforma dell’INPS.

Reddito di libertà, le condizioni per riceverlo: le informazioni sul sussidio

La misura del reddito di libertà vuole fortemente permettere alle donne di avere una indipendenza economica. Inoltre, il sussidio è anche volto a fornire percorsi di indipendenza ed emancipazione. La richiesta è davvero semplice eseguirla e riguarda una documentazione che si trova sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Le donne interessate possono interfacciarsi con il sito dell’INPS. La domanda, quindi, può essere eseguita telematicamente. Questa piattaforma dell’INPS è collegata ai Comuni italiani. La diretta interessata potrà ottenere il sussidio allegando alla documentazione un documento che attesti la sua condizione di bisogno. Se questa sia ordinaria o straordinaria e urgente. Documento che viene rilasciato dal servizio sociale posizionato sul territorio.

A questo documento si dovrà affiancare anche la dichiarazione rilasciata dal legale che rappresenta il Centro antiviolenza. Tale dichiarazione dovrà certificare il percorso di emancipazione e autonomia che è stato intrapreso. L’INPS tramite il messaggio numero 2453/2022 da chiare indicazioni sulla procedura da eseguire. Questa permetterà di ricevere il sussidio. L’Istituto tiene a precisare che le domande presentate ma che non hanno avuto riscontro sono in fase di elaborazione. Questo perché i fondi si sono esauriti in breve tempo.

Le risorse stanziate hanno visto una cifra di 3 milioni di euro. L’articolo 2 del DPCM prevede chele Regioni e le Province possano aumentare il budget a disposizione in maniera autonoma. Facendo riferimento alle proprie casse.

Le domande che, si ricordi, conservato la loro validità saranno liquidate automaticamente seguendo un ordine cronologico. Questo è dato dall’acquisizione dei dati da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Una volta dato il via libero, ci sarà un contatto, telefonico o tramite email, con la diretta interessata tramite le informazioni indicate nel momento della richiesta.

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