Calamità naturali è un tema davvero centrale ormai da tanti anni e nello specifico per il Lazio in cui sembra proprio sia vicini ad una decisione definita: ecco di cosa si tratta.
Si tratta sicuramente di un argomento molto centrale per la vita di tutti quanti e che specialmente negli ultimi anni ha iniziato a destare molta preoccupazione anche a seguito dei forti cambiamenti climatici presente in tutto il nostro pianeta, nello specifico a non passare inosservate sono state anche le parole di Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio che ha deciso di adottare una decisione che a questo punto sembra ormai inequivocabile.
Partiamo dal presupposto che sono davvero tante le zone della nostra Italia in cui il fenomeno della siccità è presente: “La siccità sta causando gravi preoccupazioni per i produttori agricoli e il conseguente rischio sulla disponibilità di cibo“ sono state queste le parole o meglio la denuncia del presidente della Coldiretti Ettore Prandini riportate dal sito lanotiziagiornale.it.
Per potere infatti risolvere in quale modo questa situazione, sono state molte le ordinanze scattate o in procinto di esserlo, in particolare sono 170 i Comuni con punti che riguardano l’acqua potabile per la limitazione o divieto di usi impropri. Prendiamo ad esempio il caso del Lazio: ecco le parole del Presidente di Regione.
Calamità naturali, arriva la decisione del Presidente della Regione Lazio
Calamità naturali e in particolare il problema della siccità dell’acqua è un argomento che da tempo interessa parecchi dei nostri territori italiani, è questo l’argomento centrale che ha fatto parte anche delle parole del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“L’emergenza climatica non è un problema del futuro, ma del presente, vediamo cosa sta succedendo in tutta Italia e dobbiamo muoverci anche noi” ammesso e ancora: “Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure, ad invitare i sindaci alle prime misure di contenimento perché dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico da tutte le attività, a cominciare dai consumi familiari, però anche alla ricerca di forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali”.
A ogni modo resta inteso come questo decisione sia solo il primo step per sperare che le cose possano migliorare, inseguito infatti tramite un lavoro di monitoraggio si capire come far procedere il tutto e quale potranno essere gli step successivi da seguire. “E’ bene fare i conti con l’emergenza climatica che vuol dire, in questo caso, risparmiare acqua” ha poi concluso sempre il Presidente di Regione.