L’obbligo vaccinale è ormai scaduto ma tantissimi cittadini sono a rischio multe. La situazione è molto delicata. Ecco tutti i dettagli.
Tra le tante decisioni del governo c’è quella dell’annullamento dell’obbligo vaccinale. Dal 15 giugno, infatti, è scaduto l’obbligo per gli over 50. Tale misura, ricordiamo, era stata voluta dalla politica italiana per contenere i tanti contagi che si stavano segnalando all’inizio dell’anno. Nonostante la fine dell’obbligo, però, moltissimi italiani sono a rischio sanzioni.
Sappiamo molto bene come certe misure hanno fatto discutere. Tantissime sono state le persone che prima hanno sbottato contro l’obbligo e poi, comunque, non si sono sottoposte al vaccino. Secondo i dati forniti da Lab24, le persone oltre i 50 anni che non hanno ricevuto neanche una dose sono 1.713 milioni. Molti dei quali nella fascia tra i 50 e i 59 anni. All’entrata dell’obbligo, gli over 50 senza copertura erano 2.165.583.
Nel corso del tempo, ci sono state diverse sanzioni ai cittadini che non hanno rispettato l’obbligo. Nelle multe ai non vaccinati, però, ci sono stati degli errori clamorosi. Situazioni che hanno portato a tantissimi ricorsi. Come detto, ora l’obbligo vaccinale è definitivamente caduto ma il rischio sanzioni è in agguato. A rischiare sarebbero oltre 2 milioni di over 50.
Obbligo vaccinale, rischio multa per 2,4 milioni di italiani: i dettagli
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, la procedura che prevede sanzioni è già in atto. Questa deve essere messa in pratica dal Ministero della Salute che pare aver individuato già 2,4 milioni di nominativi. L’Agenzia delle Entrate, quindi. riceve gli elenchi ed ha già inviato a 1,7 milioni di italiani l’avviso di un procedimento sanzionatorio in atto. Chi lo riceve ha 10 giorni per comunicare all’Asl la certificazione che dimostri l’esenzione all’obbligo. Questa, infatti, poteva portare all’omissione o allo spostamento della vaccinazione solo se c’erano specifiche condizioni. La situazione doveva essere certificata dal medico di fiducia o dal vaccinatore.
Una volta mostrato il certificato, sarà l’Asl a dover confermare o meno. Se non c’è la conferma, L’Agenzia delle Entrate trasmette entro 180 giorni l’avviso di addebito. Questo avrà valore esecutivo e, in caso di opposizione, tutto passerà al Giudice di pace.
Ricordiamo, inoltre, che l’obbligo non era solo per chi non aveva fatto la prima dose. Ma anche per chi non aveva fatto il richiamo. Questa doveva avvenire entro la data di validità del Green Pass. L’obbligo si è anche esteso alle persone che hanno compiuto 50 anni nel periodo in cui la Legge era in vigore. La sanzione era di 100 euro per gli individui che non hanno eseguito l’obbligo.
Dunque, il pre-avviso da parte dell’Agenzia delle Entrate è arrivato a moltissime persone. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare tale comunicazioni alla restante parte. Il cittadino avrà 10 giorni per dimostrare la sua esenzione. In caso contrario, non potrà fare altro che pagare la sanzione ricevuta.