La riforma del catasto sta per arrivare. Gli effetti, su alcuni proprietari di immobili, potrebbero essere negativi. È allarme multe.
Una delle recenti svolte in ambito normativo riguarda la riforma del catasto. A breve, infatti, ci saranno dei controlli guidati dall’Agenzia delle Entrate. Queste verifiche faranno riferimento alle modifiche della riforma poco prima citata. Come ogni cambiamento, però, è giusto sempre informarsi. Anche perché, un errore potrebbe portare a multe salatissime.
La nuova riforma del catasto va in direzione delle cosiddette “case fantasma“. Queste sono immobili abusivi che, quindi, non risultano in nessun documento catastale. La riforma del catasto, però, non riguarda solo questo argomento ma anche la modifica del valore catastale degli immobili.
Già dalle prime indagini, i numeri di edifici irregolari sono risultati essere circa 1,2. Un numero molto alto e che ha, di fatto, spinto in questa direzione. Data l’assenza di questi immobili nei documenti di riferimento Dall’altra parte, però, potrebbero esserci dei problemi ai proprietari. Andiamo a vedere nei dettagli cosa potrebbe cambiare.
Riforma del catasta, cosa attenderci? Ecco i dettagli
La riforma del catasta verrà introdotto nei prossimi anni. Il punto focale di tale riforma è la lotta all’abusivismo. Quindi, la forte volontà è quella di individuare gli immobili che non sono a regola. Una volta preso atto della situazione si potrà procedere alla vera riforma.
Una riforma che si occuperà di rivalutar ei ruderi e i terreni agricoli ed edificabili. Per i primi è prevista una rivalutazione dovuta al fatto che, negli ultimi 30 anni, questi sono diventati abitazioni di lusso. I controlli, quindi, potrebbero scattare per i proprietari di prima casa o si un immobile rivalutato. Controlli che, però, scatterebbero in caso di mancata modifica alla propria posizione e che sancirebbero una sanzione. Stesso discorso per chi ha una casa abusiva.
Da quanto dichiarato dall’esecutivo, la riforma del catasto ha come scopo la regolamentazione del patrimonio immobiliare dell’Italia. Cosa che non andrebbe ad incidere e condizionare il valore delle tasse. Ma permetterà di avere una stima su IMU, IRPEF, tassa di registro e successione ottimale.
Occhio alla rivalutazione delle strutture
Come detto, oltre alla lotta sulle strutture abusive c’è la volontà di impiegare una corretta valutazione sugli stesi. I dati che ha il Fisco, però, non lasciano presagire nulla di buono. Negli ultimi tre anni, infatti, tanti edifici e case hanno varato la qualifica. Riuscendo a passare da ruderi a ville o nuove strutture in quartieri emergenti a residenze in quartieri degradanti.
Tale cambiamento porta il proprietario dell’immobile a muoversi in direzione di una riqualifica. Cosa che andrà ad aumentare il valore catastale con tutte le conseguenze su altri indicatori come l’Imu. Per questo, il Fisco si metterà in moto per censire le strutture di lusso.
Si pensi che in Italia su 32,2 milioni di case censite solo lo 0,2% risulta essere come casa di lusso. La percentuale, come possiamo intuire, è davvero bassa ragion per cui le autorità si stanno muovendo con i dovuto controlli. Verifiche che permetterebbero una mappatura degli edifici idonea.