Avvertimento per chi ha dei soldi liquidi poggiati sul libretto postale o sul conto in banca perché potrebbe perdere fino al 15% in soli 3 anni. Ecco che cosa c’è da sapere in merito.
Questo che stiamo vivendo è un periodo storico particolare. I temi principali di questa prima parte del 2022 sono l’inflazione ed il disagio economico post pandemia e della guerra in Ucraina. Un contesto che ha provocato tantissimi aumenti, sia di genere alimentare che sulle utente domestiche. Dei problemi finanziari che potrebbero andare ad intaccare anche i risparmi familiari.
Non è una novità che questo 2022 sia stato al centro di un boom dei prezzi che hanno iniziato a farsi sentire nei portafogli degli italiani. L’aumento dei prezzi è stato esacerbato negli ultimi mesi dalla guerra in Ucraina, in particolare dai costi alimentari ed energetici. L’inflazione, che rimane costantemente elevata in tutta Europa e non solo, sta causando grattacapi alle banche centrali, che stanno anche bilanciando il rischio di recessione.
I prezzi nella zona euro hanno continuato la loro marcia al rialzo per tutto il mese di maggio, toccando un record per il settimo mese consecutivo. Delle stime fatte dalla Banca Centrale Europea che non sono rassicuranti, anche se si spera che nei prossimi mesi ed anni siano a ribasso. Quello che però molti italiani non sanno è che chi ha dei soldi liquidi sui libretti postali o su un conto bancario potrebbe perderli.
Soldi su libretto o conto: attenzione ai risparmiatori
Come abbiamo avuto modo di vedere, ci sono stati tanti rincari a causa dell’inflazione, a partire proprio dalle bollette di luce e gas. Proprio in seguito a questi aumenti, molti italiani hanno deciso di mettere da parte qualche soldo per il futuro. Ma ci sono persone che hanno iniziato a risparmiare da lungo tempo.
E sono proprio i soldi dei risparmiatori in pericolo, proprio a causa dell’inflazione imperante nel nostro paese. Come viene specificato sul portale Proiezioni di Borsa, i tre tassi di inflazione della BCE potrebbero portare degli ammanchi fino al 15% agli italiani che hanno deciso di tenere i soldi liquidi su libretti postali o conti bancari. Si tratta di una somma totale delle varie spese che una persona deve affrontare.
Per coloro che hanno una giacenza media annuale sopra i 5 mila euro (sia nei libretti che in un conto) devono pagare l’imposta di bollo allo Stato che è di 34,20 euro annui. Nel caso invece che la giacenza è di 10 mila euro, bisogna moltiplicare l’anno di giacenza per 0,342%. Senza contare che, per chi ha un conto, deve mantenerlo con dei costi.