Tari, gli immobili disabitati non sono esenti: ecco a cosa stare attenti

Tari, sapevate che i proprietari degli immobili disabitati non sono esenti? Pare proprio che le regole siano diverse a come le immaginiamo: ecco a cosa stare attenti.

Torna al centro dell’attenzione un argomento davvero importante che interessa tutti gli italiani e che forse sotto certi punti di vista non è per nulla chiaro almeno per alcune cose, si tratta della tassa sulle case di nostra proprietà. Le regole infatti nel corso del tempo sono cambiate tante volte e forse anche per questo se si è creata un pò di confusione, ma cerchiamo di chiarirci le idee.

Tari
Pixabay

Partiamo subito con il dire che stiamo parlando della tassa comunale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e fin qui nulla di strano, se non fosse che quello che tutti si chiedono è in che modo bisogna regolarsi per le case disabitate.

Questo tipo di tassa è sempre dovuta? Il problema che infatti tutti i proprietari si pongono  riguarda proprio il motivo per cui pagare questa tassa anche per case in cui non si vive e in cui quindi non si produce la spazzatura. Ma cerchiamo di capire qualche cosa in più.

Tari, perchè pagarla anche per le case disabitate? Ecco la risposta.

Tari come detto prima è la tassa sui rifiuti che ogni proprietario di un immobile deve versare al comune, però quello che tutti ancora oggi si chiedono è il motivo per cui questa tassa valga anche per le case disabitate.

Ebbene secondo quanto di legge sul sito laleggepertutti.it pare che a partire dal 2014, la Tari ha preso il posto dei precedenti tributi comunali che riguardano appunto lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per questo il tributo deve essere pagato su tutti i locali e gli immobili potenzialmente idonei a generare rifiuti. Quindi il pagamento è sempre dovuto salvo i casi di completa inidoneità del locale a produrre i rifiuti.

Sempre secondo quanto leggiamo sul web, la Cassazione, con ordinanza 11130 del 28 aprile 2021 afferma che: “E’ irrilevante il dato soggettivo della mancata utilizzazione del servizio da parte del singolo utente, in quanto una lettura privatistica non risulta accettabile, essendo la TARI una raccolta e smaltimento dei rifiuti, nato per offrire un servizio alla collettività e non ai singoli utenti”. E non è ancora tutto, perchè anche nel momento in cui l’immobile è disabitato l’utente usufruisce lo stesso dei servizi di una città che provvede alla salvaguardia ambientale.

Nota bene, in alcuni comuni, il proprietario può dimostrare di non occupare la casa con arredamenti e di non avere utenze attive e se questa cosa va a buon fine il proprietario può essere esonerato dal tributo a volte in modo totale e altre volte in modo parziale, tutto a  discrezione dell’ amministrazione comunale.

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