Importanti novità ci sono sul piano del Superbonus 110% e che vedono al centro i proprietari di immobili. Dopo che il governo ha deciso di bloccare la quarta erogazione, adesso c’è un rilancio per i sostegni sull’edilizia.
L’esecutivo italiano aveva bloccato l’emissione dei sostegni sull’edilizia per fare degli accertamenti sulle concessioni fatte. Questa misura era stata presa per arginare le concessioni illegittime e per la decisione delle banche di non emettere liquidità. Ma adesso il Fisco è pronto a sostenere questa iniziativa che coinvolge anche chi ha un locale in affitto.
Negli ultimi mesi si è parlato tanto del superbonus 110%. Si tratta di una detrazione fiscale di tutta la spesa in merito ai lavori dietro alla ristrutturazione di edifici sul suolo italiano oppure interventi che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica. Un sostegno che era stato previsto dal governo fin dal 2022, all’interno del Decreto Rilancio.
Nel corso di questi ultimi mesi, però, ci sono state una serie di aggiornamenti. Questo anche legato alla concessione del credito da parte delle banche. Delle situazioni che hanno spinto l’esecutivo a rivedere il superbonus e inserire anche delle migliorie su chi spetta il sostegno. È proprio questa la novità introdotta dal governo. Andiamo a vedere adesso chi può fare domanda e come farla.
Superbonus 110% sull’edilizia: ecco chi può averlo
Questo progetto governativo è costato allo Stato italiano circa 21 miliardi di euro. Come abbiamo detto, è stato lanciato nel luglio 2020 e faceva parte all’interno della strategia di rinascita della nazione dopo la pandemia. In pratica di tratta di un credito di imposta che va fino al 110% sui costi in merito alla ristrutturazione della propria casa.
Tutti coloro che hanno provveduto ad installare dei sistemi di isolamento, pannelli solari, pompe di calore, sostituire una caldaia vecchia o eseguire dei lavori per ridurre il rischio in caso di evento sismico possono aver beneficiato del sostegno economico. Ed è possibile che venga applicato a lavori effettuati sia sulle case singole oppure su interi edifici dove ci sono più appartamenti. In questi casi è fondamentale l’unanimità dei proprietari.
Ma come si può richiedere il sussidio? Questo è possibile farlo all’interno della dichiarazione dei redditi entro 5 anni. Ma anche affidarsi ad un imprenditore edile che ha due opportunità: scalarlo dalle tasse oppure vendere il credito alla banca.
A chi spetta il sostegno? Sia alla singola persona o i condomini fisici che non hanno a che fare con un’attività o esercizio di impresa, professione e arte, con il riferimento ai vari interventi fatti sugli edifici costituiti da due a quattro unità. Poi le persone fisiche che sono fuori dall’attività di impresa, professioni e arti. Ed infine istituti autonomi case popolari (IACP).